Giorgetti e Salvini: “Non ratificheremo il Mes”

Secondo il ministro dell'Economia, al momento, il parlamento italiano non è in grado di approvarlo. Più duro il vicepremier: "È una follia europea"

Giancarlo Giorgetti Mes
Foto © Palazzo Chigi

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e quello dei Trasporti, Matteo Salvini, chiudono la questione della ratifica del Mes. Secondo il primo, infatti, il Parlamento italiano non è al momento in grado di approvarlo, mentre il vicepremier parla chiaramente di “una follia europea”. Critiche dal gruppo del Pd alla Camera: “L’Italia blocca una riforma migliorativa”.

Giorgetti: “Il Parlamento non può approvare il Mes”

“Il Parlamento non è nelle condizioni di approvarlo e non lo approva”. Lo ha detto della ratifica del Mes il ministro Giancarlo Giorgetti all’uscita dal Consiglio Ecofin a Lussemburgo. “Non ci sono molte speranze di ratificarlo. Diciamo a breve non è possibile, a lungo dipende se cambia, se migliora, se cambia natura come come abbiamo sempre chiesto”. “Ho detto semplicemente – spiega Giorgetti – che introdurre il tema della ratifica del Mes in questo momento mi sembrava un po’ diciamo così, vagamente buttare un po’ di sale sulla ferita e quindi improprio”.

Salvini: “Non lo ratificheremo”

L’Italia non ratificherà mai il Mes, il fondo salvastati europeo. Lo afferma il ministro dei Trasporti e vicepresidente del consiglio Matteo salvini a margine della presentazione dell’accademia della sicurezza di Fs. “Il Mef non serve all’Italia – afferma – è un’altra follia europea”. Alla domanda se verrà ratificato ha replicato “No, mai, figuratevi, è un’altra follia europea. Se lo approvino loro se vogliono perché a noi non ci serve”.

Critiche dall’opposizione

“Abbiamo appena ridepositato come Partito Democratico la nostra proposta di legge, a mia prima firma, per la ratifica del trattato di riforma del Mes. L’Italia è l’unico Stato firmatario che ancora non lo ha fatto, bloccando l’operatività di una riforma migliorativa dello strumento già esistente. Per colpa del governo e della propaganda ideologica della destra, l’Italia si è così fortemente indebolita nei mesi scorsi in Europa, con conseguenze anche nel negoziato sul Patto di Stabilità, e ha messo in discussione la stabilità finanziaria e bancaria dell’eurozona a discapito di tutti i risparmiatori sia italiani che europei. Speriamo che, concluse le elezioni europee, le forze politiche di maggioranza possano avere un sussulto di responsabilità, evitando che l’Italia diventi irrimediabilmente l’anello debole in Europa dell’intera zona Euro”. Così Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo dem in commissione Politiche Ue.

Fonte: Ansa