Giochi tra gioie e lacrime

Chi piange e chi ride in una giornata dove si sono concentrate tante emozioni. Esordio vincente per il settebello e finale olimpica per la ginnastica artistica. Male Arianna Arrigo, eliminata ai quarti nel fioretto femminile

Giochi Parigi Settebello
Foto © Image Sport

Prima meravigliosa medaglia d’oro per l’Italia olimpica. Capolavoro di Nicolò Martinenghi, che centra il successo nei 100 rana beffando il favorito Adam Peaty con una prestazione sontuosa, chiusa in 59.03. Comincia col piede giusto l’Olimpiade del Settebello che, alla prima, travolge gli Stati Uniti per 12-8 in un gruppo che vede in acqua anche Croazia, Montenegro, Grecia e Romania. E manco a dirlo è un successo importante perché non era affatto scontato: 4-2 al primo tempo, 1-1 il secondo, con l’Italia che mette la freccia definitiva nel terzo periodo chiuso sul 4-1, lasciando agli americani l’ultimo periodo (3-4) per il 12-8 finale, timbrato dalle doppiette per Di Fulvio, Gianazza e Iocchi Gratta, a segno anche Echenique, Presciutti, Di Somma, Velotto, Fondelli e Bruni. Un solo rimpianto, l’infortunio nel finale al portiere Marco Del Lungo. Il Settebello tornerà in vasca martedì 30 alle ore 12.05contro la Croazia. Sempre nei giochi di squadra, significativo 3-1 per l’Italvolley femminile che supera per 3-1 la Repubblica Domenicana con Egonu anche stavolta decisiva nei passaggi chiave della partita.

Pasticcio Errigo

Male Arianna Errigo. La nostra portabandiera, nel fioretto femminile, è stata eliminata ai quarti dall’americana Scruggs. L’azzurra perde all’ultimo assalto, rivendica la titolarità della stoccata ma, per un errore del giudice, successo assegnato all’americana, tra le proteste di Errigo che finisce in lacrime. Quarto posto invece per Alice Volpi.

Fate in finale

Impresa nella ginnastica artistica, con le azzurre che si sono qualificate per la finale. Le “Fate” mettono a tacere le velleità della Cina chiudendo una gara strepitosa: Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, Angela Andreoli e Giorgia Villa ottengono il punteggio più alto della storia contemporanea in qualifica e adesso sono libere di sognare. Male nella spada, dove gli azzurri sono stati tutti eliminati, mentre nella canoa femminile (K1), finale per Stefanie Horn.