Quarantotto persone a bordo della nave da crociera Costa Atlantica, ormeggiata nel porto giapponese di Nagasaki per riparazioni, sono positive al Covid-19. Lo rendono noto le autorità nipponiche. Dagli ultimi test sono infatti emersi altri 14 casi di contagio, tutti tra il personale di cucina e tra i camerieri. Almeno due di loro sono italiani. Una persona è stata ricoverata e versa in gravi condizioni. Preoccupate le autorità della prefettura di Nagasaki, poiché alcuni membri dell’equipaggio sarebbero entrati in città invece di rimanere entro il perimetro del molo.
La vicenda
La nave da crociera – che non trasporta passeggeri – inizialmente doveva dirigersi in Cina per lavori di manutenzione, ma la diffusione del coronavirus nella città di Wuhan a fine 2019, aveva costretto l’operatore a dirigersi in Giappone verso i cantieri navali della Mitsubishi Shipbuilding. La nave è approdata nel porto nipponico 29 gennaio scorso. Martedì scorso a un dipendente della nave era stata diagnosticata l’infezione e le autorità successivamente hanno deciso di controllare gli individui che erano stati in contatto con questa persona, inclusi 4 cuochi che lavorano sulla nave. Sulla nave dell’operatore italiano, dove non sono presenti passeggeri, ci sono attualmente 623 membri dell’equipaggio e di questi 40 sono italiani.
Costa Magica ormeggerà ad Ancona
Soluzione trovata per un’altra nave da crociera della Costa. Il prossimo 28 aprile la nave da crociera Costa Magica ormeggerà al porto di Ancona per permettere lo sbarco dei 617 membri di equipaggio. Gli uomini, senza entrare in città né avere alcun contatto con le persone presenti a vario titolo nello scalo, sbarcheranno – fa sapere la Regione Marche – “con le condizioni e i percorsi di massima sicurezza sanitaria, per raggiungere le proprie destinazioni di residenza”. Nel pomeriggio di ieri si è svolto in videoconferenza un incontro di coordinamento per la gestione delle operazioni tra tutte le istituzioni coinvolte. Presenti Costa Crociere, Regione Marche, Comune di Ancona, capitaneria di porto, Autorità portuale, e Asur. La sinergia tra le autorità è stata possibile grazie alle direttive e all’intervento della ministra delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, al lavoro per assicurare il rientro in Italia delle navi da passeggeri battenti bandiera italiana.