Thwaites e Pine Island. Nomi che richiamano quasi musicalmente qualche Bowery di Manhattan, ma che in realtà rimandano a luoghi decisamente più isolati. I lastroni del pack antartico per l’esattezza, di cui entrambi i ghiacciaci facevano parte fino a qualche ora fa. Sì, perché stando a quanto rilevato dagli scienziati su una pubblicazione apparsa sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas), entrambi i blocchi di ghiaccio sarebbero in procinto di lasciare la banchisa per andare alla deriva nell’oceano. Ultimi di una serie che inizia ad allungarsi in modo preoccupante. I ricercatori dell’Università tecnica di Delft, nei Paesi Bassi, appartenenti al gruppo di Stef Lhermitte, hanno infatti individuato diversi punti di rottura, indicatori che parlano di un intero complesso di ghiacciai ormai sul punto di diventare un colossale iceberg.
Acqua in salita
La letteratura sugli effetti del riscaldamento globale ha portato a versare fiumi di inchiostro senza che, per determinati contesti, fosse possibile provvedere in tempo a scongiurare catastrofi. Thwaites e Pine Island rientrano fra questi, col primo già oggetto di una ricerca specifica (finanziata per milioni di dollari) e prossimo a creare una delle più gravi emergenze ambientali della calotta antartica. Il distacco dei due giganti, infatti, troncherebbe buona parte della banchisa dell’Antartide occidentale, immettendo in mare aperto due golem di ghiaccio in grado di immettere alla lunga una tale quantità d’acqua da alzare il livello degli oceani di diversi metri.
Un quadro allarmante
Gli scienziati, un po’ come i colleghi che hanno inquadrato le cause degli incendi negli Stati Uniti, inquadrano i collassi di Thwaites e Pine Island nell’innalzamento delle temperature degli oceani. Un dettaglio di particolare rilievo, specie in tempi più recenti: secondo i ricercatori, infatti, l’accelerazione decisiva per quanto riguarda Pine Island sarebbe da individuare nel 2016, a fronte di una rottura iniziata a partire dal 1999. Un periodo relativamente breve per parlare già di un possibile distacco, con tutte le conseguenze nefaste che questo comporterebbe. Nota da più tempo la situazione di Thwaites ma la sostanza non cambia poi di molto: il Mare di Amundsen potrebbe ben presto veder galleggiare sulla propria superficie due giganti, peraltro in fase di smembramento, visti i diversi fronti di frattura. Uno scenario che significherebbe un processo irreversibile, che rischia di diventare sempre più comune nelle zone del ghiaccio a quanto pare non più eterno.