Accordo tra Angela Merkel e i governatori dei laender sull’estensione del lockdown fino al 18 aprile. Per la capitale Berlino si parla addirittura del 24 marzo.
L’annuncio della Merkel
“Non siamo ancora stati in grado di sconfiggere il virus, non dobbiamo mollare”, ha detto la Merkel, ammettendo che la situazione è “molto seria”, con il numero di contagi da coronavirus che continua ad aumentare.
Ci sono volute circa 12 ore di riunione per trovare un raccordo sulle nuove restrizioni. La Germania è di fronte a un aumento “esponenziale” dei contagi e ormai è in circolazione una nuova variante “molto più letale” di Covid-19.
Le nuove misure anti covid
Proprio per questo i tedeschi saranno in lockdown rafforzato durante il fine settimana di Pasqua: la maggior parte dei negozi saranno chiusi e le funzioni religiose annullate dall’1 al 5 aprile; i raduni, come ad esempio i pranzi all’aperto, saranno vietati. “La situazione è grave. Il numero di casi sta aumentando in modo esponenziale e i posti in terapia intensiva si stanno riempiendo di nuovo”, ha detto la Merkel, che poco prima aveva parlato di un Paese entrato in una “nuova pandemia” a causa della diffusione delle nuove varianti del Covid-19.
La Germania al fianco della Commissione Ue
La Merkel ha dichiarato poi di sostenere la minaccia della Commissione europea di bloccare le esportazioni del vaccino AstraZeneca se l’Ue non ricevesse le consegne programmate. “Abbiamo un problema ben noto con AstraZeneca”, ha osservato in conferenza stampa a Berlino la cancelliera, affermando di “appoggiare” le pressioni esercitate sul laboratorio britannico dal presidente della commissione Ursula von der Leyen, che ha recentemente minacciato di vietare le esportazioni del vaccino dall’Ue.
La reazione dei Vescovi tedeschi
I vescovi tedeschi sono “sorpresi” per la richiesta arrivata dal vertice tra la cancelliera e i governatori dei Laender di celebrare le messe di Pasqua solo virtualmente nell’ambito delle dure misure di lockdown decise al vertice di ieri, conclusosi solo a notte fonda.
“A Natale abbiamo dimostrato che siamo in grado di celebrare messa con attenzione. Non intendiamo rinunciarvi a Pasqua”, ha scritto su Twitter il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing. “La Pasqua è la festa più importante della Chiesa cattolica, le messe non sono un’appendice”, ha incalzato il vescovo.
L’anno scorso le cerimonie nei luoghi di culto erano state sospese durante i lockdown della prima fase della pandemia da coronavirus, mentre per le feste natalizie erano state varate regole molto severe, con una riduzione del numero dei fedeli ammessi in chiesa e rigide indicazioni circa le distanze ed il ricorso alle mascherine.