Sei giorni di paralisi sulle strade ferrate tedesche: si tratta dello sciopero più lungo mai proclamato per quel che riguarda il comparto ferroviario della Germania. Un’agitazione che sta avendo forti ripercussioni anche sul trasporto merci a livello europeo, soprattutto in direzione di Belgio e Paesi Bassi. Sul tavolo, la richiesta di una riduzione dell’orario di lavoro, oltre che un aumento del salario.
Germani, ferrovie in agitazione
Dopo i treni merci dalle 18 di ieri, il più lungo sciopero mai proclamato nelle ferrovie tedesche sta colpendo dalle due della scorsa notte anche i convogli per passeggeri. Questa quarta agitazione in due mesi dei macchinisti che chiedono una riduzione di orario di lavoro e aumento di stipendio durerà sei giorni, fino a lunedì.
Ripercussioni sull’Europa
Come ha segnalato la portavoce delle stesse Ferrovie (Deutsche Bahn), la loro astensione dal lavoro sta avendo ripercussioni anche sul traffico merci europeo. “Questo sciopero di sei giorni (…) è il più lungo nella storia della Deutsche Bahn”, ha sottolineato la sua portavoce, Anja Broeker, in dichiarazioni a giornalisti rilanciate in video dal sito del quotidiano Welt.
“Alcuni treni merci sono in sciopero e questo ha un impatto anche sul trasporto merci europeo” che avviene “attraverso le Alpi” o va “verso la Scandinavia o i porti marittimi in Olanda e Belgio”, ha riferito la portavoce sottolineando che “anche il trasporto merci europeo ne risente”.
Fonte: Ansa