“Viviamo il tempo dell’incertezza e anche della riscoperta della nostra fragilità. L’Europa nasce dal rifiuto della guerra. Ma quel rifiuto non è mai definitivo. Diceva il cancelliere tedesco Helmut Kohl che gli spiriti del male non sono stati banditi per sempre dall’Europa. A noi tocca il compito di evitare il ritorno degli spiriti del male”. E’ quanto ha affermato il Commissario Europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, in un passaggio del suo intervento all’incontro “Europa e futuro” al Meeting di Rimini.
Pnrr, non ricominciare da zero
“Bisogna accelerare sui piani, non ripensare o ricominciare da capo. Se c’è qualcosa di concreto da modificare, le porte a Bruxelles sono aperte: ma per cose limitate, non per ricominciare da capo un programma da cui dipende la sorte dell’economia europea – ha aggiunto Gentiloni -. Se dobbiamo correggere, correggiamo, ma non dobbiamo ricominciare da zero”. “Oggi all’economia dell’Ue serve che non si rassegni. Next generation permette di spendere non per scavare buche e poi riempirle ma per obiettivi di futuro. Non bisogna mai sottovalutare i piani di Recovery e il fatto che questo vero e proprio esame di maturità per la Ue emettendoli sarà prevalentemente in lingua italiana: il successo sarà determinato in maniera molto larga dal fatto che l’Italia avrà successo nel suo Pnrr. Senza il successo italiano, il successo del programma europeo sarà impossibile“.
Sul fronte del Pnrr, “è una corsa contro il tempo. Chiunque conosce l’Italia sa della difficoltà dell’attuazione di questi programmi in termini di burocrazia e di passaggi da affrontare. E’ una corsa contro il tempo per avere non politiche di austerità ma espansive“, ha concluso il Commissario Europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni.