Dopo averle ripetutamente escluse nei mesi scorsi, con un annuncio a sorpresa al termine del Consiglio dei Ministri, la premier britannica Theresa May ha annunciato che il prossimo 8 maggio i cittadini della Gran Bretagna saranno chiamati alle urne.
Elezioni anticipate per “preparare la Brexit”
Parlando alla nazione dal numero di 10 di Downing Street, la premier britannica May ha deciso di convocare le elezioni anticipate per “garantire certezza e stabilità negli anni a venire“. “Abbiamo bisogno di queste elezioni adesso per assicurare una leadership forte e stabile di cui il Paese ha bisogno”, soprattutto dopo il voto referendario di un anno fa, che ha sancito l’uscita del Paese dall’Unione europea e che ha portato alle dimissione dell’allora premier David Cameron. Secondo la May, “ogni voto per i conservatori rafforzerà la posizione del Regno Unito nei negoziati” con Bruxelles. Parlando alla nazione, la May ha sottolineato più volte la necessità delle convocazione alle urne, denunciando l’atteggiamento dell’opposizione che, in caso contrario, “continuerà i suoi giochi politici”.
Westminster diviso
“Mentre il Paese si sta unendo, Westminster non lo sta facendo”, ha aggiunto la leader conservatrice, che si era sempre dichiarata contraria alle elezioni, ha dichiarato di aver mutato la sua opinione “con riluttanza”, concetto che ha ribadito per ben due volte nel corso del discorso. L’ipotesi, infatti, era stata scartata perché ritenuta non nell’interesse del Paese, ma la May ha anche affermato che a farle cambiare idea è stata “l’opposizione degli altri partiti” – con loro anche “i membri non eletti dal popolo della camera dei Lord” – che hanno annunciato che faranno di tutto per porre limiti e ostacoli alla Brexit che vorrebbe ottenere il governo londinese.
Tories in vantaggio sui Labour
Oltre all’opposizione che promette battaglia, ci potrebbe essere un altro fattore che ha spinto la May ad annunciare le elezioni anticipate. Infatti, secondo un sondaggio reso noto alla vigilia della Pasqua, i Tories sarebbero in vantaggio – con ben 21 punti percentuali in più – sul Labour, segnando il distacco più grande dell’ultimo decennio. Con questo turno di votazioni, la premier britannica avrebbe dunque l’opportunità di aumentare la maggioranza alla Camera dei Comuni – al momento di soli di 12 seggi – conquistata dal suo predecessore David Cameron nelle elezioni di due anni fa.
Le elezioni anticipate
Dopo l’annuncio, si presenta un altro scoglio per la May. Infatti, nella giornata di domani, la premier dovrà chiedere al Parlamento l’autorizzazione a procedere con il voto anticipato rispetto alla scadenza naturale, prevista per il 2020. La leader conservatrice avrà bisogno di una maggioranza dei due terzi e gli analisti non vedono come l’opposizione laburista possa opporsi e negare il ricorso alle urne.