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Gaza, Israele svuota il confine: “Evacuazioni in 24 ore”

Proseguono i lanci di razzi verso Israele e le operazioni di rappresaglia contro Hamas, che parla di sostegno dell'Iran. Tel Aviv punta a evacuare tutto il confine

Il governo israeliano punta a evacuare completamente le città a ridosso del confine con la Striscia di Gaza. Nel frattempo, Hamas ha rivelato che l’attacco contro Israele ha ricevuto il sostegno dell’Iran.

Israele accelera le evacuazioni

L’obiettivo di Israele è di evacuare entro le prossime 24 ore tutti i residenti delle cittadine vicino al confino con Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. Hagari ha poi spiegato che ci sono ancora combattimenti a Kfar Aza dove i soldati stanno cercando di liberare gli ostaggi presi sul posto da Hamas.

Razzi dal Libano

L’Hezbollah libanese ha rivendicato di aver compiuto “tiri di artiglieria e lanci di razzi” su Israele dal territorio del Libano. Immediata la reazione di Israele. L’esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato “colpi di mortaio provenienti dal Libano” con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella “contesa regione di Monte Dov sul confine libanese”. Successivamente – ha aggiunto il portavoce militare – un drone israeliano ha colpito “una infrastruttura dell’organizzazione terroristica degli Hezbollah nell’area di Har Dov”. L’esercito israeliano ha intimato ai residenti dell’Alta Galilea, che confina con il Libano di restare al riparo nei rifugi.

Gli hezbollah rivendicano

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani, che hanno rivendicato stamani il lancio di razzi dal Libano verso Israele, affermano che per il momento non sembra voler aprire un nuovo fronte di guerra. “La risposta militare israeliana al lancio di razzi da parte della resistenza (Hezbollah) è stata contenuta e studiata, si è concentrata su zone agricole e boschive disabitate”, ha detto poco fa Ali Shuayb, corrispondente della tv al Manar del partito armato filo-iraniano. Shuayb, presente nell’area di Kfar Shuba, poco lontano dalle contese Fattorie di Shebaa, ha affermato che “la situazione ora è molto calma, si sente solo il ronzio degli aerei spia (droni) israeliani sopra le nostre teste”. “La reazione del nemico indica che per il momento non intende aprire una guerra nel fronte nord”, hanno detto dallo studio televisivo di al Manar durante il collegamento in diretta col corrispondente Ali Shuyab.

Circa 300 morti a Gaza

Il bilancio dei morti a Gaza dall’inizio della guerra è di 256. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità della Striscia citato da fonti locali. Dei morti, 20 sono individuati come minori. Il bilancio dei feriti è di circa 1.800. Un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nel suo attacco a Israele ha ricevuto il sostegno dell’Iran. L’ala militare di Hamas – citata da fonti locali nella Striscia – ha fatto sapere che i suoi miliziani “stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza”. Tra queste – hanno spiegato – Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Beeri e Kissufim. “Le loro attività – ha aggiunto l’ala militare – sono protette dai lanciatori di razzi”. I media israeliani avevano in precedenza riportato che le due località di Ofakim e Beeri era state liberate.

Il punto sugli italiani

“Non ci sono notizie negative sugli italiani in Israele”: lo ha dichiarato al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Sono 18mila i nostri connazionali che vivono lì – ha detto Tajani -, molti hanno doppio passaporto, e ci sono anche i militari, chiamati al servizio di leva, e ci sono circa 500 turisti italiani che sono temporaneamente in Israele, e abbiamo calcolato che sono una decina quelli che si trovano nella Striscia di Gaza, dove ci sono i carabinieri che formano i poliziotti palestinesi. Al momento, ripeto non abbiamo notizie negative”, ha aggiunto. “Il consiglio che diamo ai cittadini italiani (in Israele) che vogliono tornare in Italia è di non andare in aeroporto senza avere il biglietto aereo” ha spiegato il ministro. “Ci sono due compagnie aeree che volano, Israir ed El Al: con queste due compagnie si può tornare in Italia. So che alcuni connazionali sono già partiti da Israele e stanno rientrando in Italia. Comunque la nostra ambasciata dà informazioni a tutti gli italiani che chiedono di saperne di più”.

Fonte: Ansa

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