Nonostante i buoni auspici di Hamas, i negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza si arenano ancora. La delegazione di Israele, infatti, non ha raggiunto (almeno per ora) Il Cairo, dove era previsto un nuovo incontro per trattare il cessate il fuoco e il contemporaneo rilascio reciproco di prigionieri. Nel frattempo, la guerra continua a mietere vittime civili.
Israele non va al Cairo
La delegazione israeliana non parte per il momento per il Cairo, dove oggi sono in corso colloqui relativi ad un cessate il fuoco a Gaza e ad uno scambio di prigionieri.
Lo ha affermato la radio pubblica Kan, secondo cui non trovano conferma informazioni diffuse in precedenza da media arabi relative ad un imminente arrivo al Cairo oggi di delegati israeliani. Secondo Kan Israele insiste ancora per conoscere i nomi degli ostaggi che dovrebbero essere liberati in questa fase e anche per verificare il numero di detenuti palestinesi che dovrebbe rilasciare in cambio.
Bombe a Rafah: morti due gemellini
I gemellini Wissam e Naeem Abu Anza, un bimbo e una bimba, nati solo quattro mesi fa quando la guerra era già iniziata, sono morti la notte scorsa sotto le bombe vicino Rafah insieme a gran parte della loro famiglia. Lo riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat raccontando il loro funerale, chiusi in sacchi neri, allineati con quelli di altri 12 parenti, prima di essere sepolti. Sono morti tutti – denuncia il media arabo – sotto un bombardamento israeliano che ha colpito una casa a est della città, nel sud della Striscia di Gaza. “Il mio cuore se n’è andato”, ha pianto Abu Anza la mamma dei piccoli che nel raid ha perso anche il marito.
Fonte: Ansa