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Gaza, aperti due corridoi per l’evacuazione

Un aereo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con forniture mediche è atterrato ad Al Arish, in Egitto, vicino al confine con il valico di Rafah

L’esercito israeliano ha offerto una nuova occasione ai palestinesi di abbandonare il nord della striscia di Gaza e di mettersi al riparo oltre il Wadi Gaza, a sud di Gaza City, indicando due itinerari aperti fra le 10:00 e le 16:00 locali. Un aereo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con forniture mediche è atterrato in Egitto, vicino al valico di Rafah, per garantire assistenza sanitaria. L’ala militare di Hamas ha riferito che 9 ostaggi rapiti in Israele, tra cui 4 stranieri, sono stati uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riferisce Haaretz. 

Itinerari sicuri

Stamane il portavoce militare israeliano ha divulgato una cartina che indica loro due itinerari attraverso i quali potranno passare indenni, fra le 10:00 e le 16:00 locali, da Beit Hanun, a nord di Gaza, a Khan Yunes, nella zona centrale. “Se avete cura di voi e dei vostri cari – afferma il portavoce – raggiungete il Sud secondo le istruzioni. Siate certi – aggiunge – che i leader di Hamas hanno già provveduto a se stessi e sono al riparo dagli attacchi”. “Hamas sta ostacolando quanti dal nord di Gaza stanno cercando di spostarsi verso sud”: lo ha affermato in una conferenza con il portavoce militare israeliano Richard Hecht. Ha ribadito che per motivi di sicurezza, anche in vista delle prossime operazioni sul terreno, costoro “devono passare a sud” del Wadi Gaza, nel centro della Striscia. Rispondendo alla domanda se per loro ci sia un limite di tempo, ha risposto: “Comprendiamo che la cosa richiede tempo, comprendiamo che è complessa. Ma siamo determinati a dare battaglia a Hamas”. Israele ha indicato loro due itinerari che saranno protetti fra le 10 e le 16, ora locale.

Gli sfollati

Notte trascorsa all’addiaccio per molti dei palestinesi che ieri, su intimazione delle forze armate israeliane, hanno lasciato le proprie abitazioni nel Nord della striscia di Gaza per raggiungere la zona indicata loro a sud del Wadi Gaza. Un giornalista dell’ANSA ha testimoniato a Nusseirat che sono ormai stracolme le strutture dell’Unrwa, l’ente dell’Onu per i rifugiati. Non essendoci all’interno più nemmeno posto per sedersi, molti hanno dormito su marciapiedi: alcuni su materassi portati da casa, altri su carretti trainati da asini. Da Gaza City prosegue l’arrivo di nuovi sfollati: anche a piedi, per l’esaurimento della benzina.

Forniture mediche

“Un aereo dell’Organizzazione mondiale della sanità, con forniture mediche per sostenere i bisogni sanitari urgenti a Gaza è atterrato ad Al Arish, in Egitto, vicino al valico di Rafah. “Siamo pronti a distribuire le forniture non appena sarà stabilito l’accesso umanitario attraverso il valico”, lo scrive oggi su X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Continuiamo a chiedere a Israele di riconsiderare la decisione di evacuare 1,1 milioni di persone. Sarebbe una tragedia umana“, ha aggiunge.

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