Garlatti (Agia): “Più tutori volontari per accogliere i minori migranti non accompagnati”

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Con gli sbarchi in continuo aumento c’è sempre più bisogno di tutori volontari per i migranti sotto i 18 anni. Anche perchè nei primi mesi del 2023 è quasi triplicato il numero dei minori stranieri sbarcati in Italia senza adulti di riferimento: sono 1.965, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano 737. Da qui nasce l’appello dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Carla Garlatti rivolto ai cittadini a candidarsi, visto che si tratta di una scelta volontaria, e a rilanciare questa figura.

L’esortazione

E’ “uno strumento quello del tutore che – ricorda Garlatti – esiste da tempo e funziona ma che va ulteriormente promosso, soprattutto nelle regioni di approdo. Senza trascurare però la rotta balcanica, che pure è utilizzata dai tanti ragazzi che scappano da soli dai regimi e dai conflitti”. Dall’ultima rilevazione svolta proprio dall’Autorità garante risultano 3.457 i tutori volontari nominati dai tribunali per i minorenni, dopo una formazione offerta dai garanti regionali così come prevede la legge. Per Garlatti i tutori svolgono una funzione “fondamentale” perchè sono privati cittadini che su base volontaria si prendono carico di ragazzi soli, i cosiddetti minori stranieri non accompagnati (Msna) e fanno da raccordo con servizi sociali, centri di accoglienza, uffici scolastici regionali e scuole, tribunali e procure minorili. I tutori anche se sono tanti, dice la Garante, non sono sufficienti ad affrontare “un fenomeno che non è emergenziale ma strutturale e che però negli ultimi mesi ha raggiunto dimensioni da non sottovalutare”. Per questa ragione, esorta Garlatti, “occorre ora un nuovo sforzo da parte dei garanti regionali e delle province autonome nell’incrementare i corsi di formazione e da parte di tribunali nell’accelerare i tempi di nomina. Faccio appello ai cittadini, soprattutto quelli dei distretti nei quali ci sono più minori, a candidarsi a tutori. Non dobbiamo dimenticare che a questi minorenni vanno assicurati gli stessi diritti che le convezioni internazionali sull’infanzia e sull’adolescenza riconoscono a qualsiasi altro bambino e ragazzo”.

Il sostegno economico

Nel settembre del 2022 è stato sbloccato il milione di euro annuo a sostegno di chi fa da tutore. E’ stato così regolamenta la concessione dei rimborsi ai datori di lavoro del 50% del costo dei permessi (tetto massimo 60 ore) accordati ai dipendenti per lo svolgimento di interventi a favore dei minori avallati dal tribunale per i minorenni, disciplinati i rimborsi a favore dei tutori delle spese di viaggio sostenute e riconosciuta la possibilità, in circostanze straordinarie e su decisione dei tribunali per i minorenni, di una indennità fino a 900 euro al tutore volontario ma solo al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa.

Fonte Ansa

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