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G7, Blinken: imminente attacco dell’Iran a Israele

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso del G7 ha affermato che l'Iran potrebbe attaccare Israele nelle prossime 24 ore

Un attacco dell’Iran e di Hezbollah contro Israele potrebbe avvenire nelle prossime 24 ore. E’ quanto ha dichiarato il segrtario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando al G7.

Le dichiarazioni di Blinken

Il segretario di Stato Antony Blinken ha confermato al G7 che l’attacco dell’Iran e di Hezbollah contro Israele potrebbe avvenire nelle prossime 24 ore, ovvero già lunedì. Lo riporta Axios citando alcune fonti. Joe Biden parlerà nelle prossime ore con il re di Giordania Abdullah II. Successivamente, il presidente americano alle 14.15 ora locale (le 20.15 italiane), si riunirà con il suo staff per la sicurezza nella Situation Room, per parlare degli sviluppi in Medio Oriente.

L’attacco preventivo di Israele

Israele prenderebbe in considerazione la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran se venisse a conoscenza di prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare un’offensiva: lo scrivono i media ebraici dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera i capi della sicurezza israeliana per una riunione. Lo riporta il Times of Israel. All’incontro hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar.

La situazione

Secondo quanto riferito, Israele non sa cosa aspettarsi dall’Iran e dai suoi alleati e sta quindi discutendo un’ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio o prevenire un attacco. Durante l’incontro con Netanyahu, è stata discussa l’opzione di colpire l’Iran come misura di deterrenza, secondo quanto riportato da Ynet, anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni precise che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco. Secondo le indiscrezioni, per una simile iniziativa le prove in mano a Israele dovrebbero inoltre coincidere con quelle statunitensi, ma anche in questo caso Israele potrebbe comunque scegliere di evitare la strada dell’attacco preventivo.

Fonte Ansa

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