“Le ondate di calore potrebbero durare almeno dieci volte più a lungo in tutti i paesi del G20 entro il 2050, e in Argentina, Brasile e Indonesia oltre 60 volte più a lungo. In Europa, le morti per caldo estremo potrebbero aumentare da 2.700 all’anno a 90.000 ogni anno entro il 2100 su un percorso ad alte emissioni”.
E’ l’allarme climatico lanciato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (fondazione Cmcc) nell’Atlante dei rischi climatici del G20. Nell’Atlante Impacts, policy, economics, si precisa che ad esempio in India, il calo della produzione di riso e grano potrebbe provocare perdite economiche fino a 81 miliardi di euro entro il 2050 e del 15% del reddito degli agricoltori entro il 2100.
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With @EnelFoundation https://t.co/WV00fAtN2T pic.twitter.com/IeF0AHrYCu— Fondazione Cmcc (@CmccClimate) October 28, 2021
Cosa è la Fondazione Cmcc
Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), fondato nel 2005 con il supporto finanziario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (MATT), diventa pienamente operativo nel 2006. Dal 10 dicembre 2015 il Centro è diventato una Fondazione al fine di adeguare la veste giuridica del CMCC ai suoi contenuti, finalità e modalità operative.
Il CMCC si avvale della vasta esperienza nel campo della ricerca dei nove soci della Fondazione: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Università degli Studi del Salento, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Sassari, Università della Tuscia, Politecnico di Milano, Resources for the Future, Università di Bologna.