Comincia oggi a New Delhi il summit del G20, il principale forum di cooperazione economica e finanziaria che riunisce le principali economie globali. In apertura del lavori, il primo ministro indiano Narendra Modi ha annunciato che l’Unione africana diventa membro permanente del gruppo e ha detto che “il mondo soffre di una crisi di fiducia”.
Il saluto di Biden
Biden ha accennato un saluto militare avvicinandosi a Modi che, dopo la stretta di mano, gli ha spiegato il significato della ruota Konark rappresentata alle loro spalle, un simbolo di democrazia. Subito dopo è stata la volta di Mbs, a cui il padrone di casa ha riservato una stretta di mano e un abbraccio.
Le sessioni
Con l’arrivo del presidente Usa Joe Biden e del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman al Bharat Mandapam, alla sede del summit G20, il premier indiano Narendra Modi ha dato il via ai lavori del primo dei due giorni di vertice in cui annuncerà la Global Biofuel Alliance. “La prima sessione è dedicata al tema ‘Una Terra‘, alla quale ne seguirà un’altra dal tema ‘Una Famiglia‘, seguendo l’approccio della presidenza indiana sulla inclusività, la ricerca di soluzioni, l’ambizione e la decisione.
“Approccio umano-centrico”
“L’India dà il benvenuto a tutti i delegati al G20. Abbiamo bisogno di avere un approccio umano-centrico verso ogni sfida”. Con queste parole il primo ministro indiano Narendra Modi ha aperto i lavori del summit a New Delhi. “Il mondo ha una grave crisi di fiducia e la guerra l’ha resa più profonda. Se riusciamo a sconfiggere il Covid, possiamo sconfiggere questa crisi di fiducia”, ha aggiunto: “Dobbiamo approcciare alla nostra responsabilità in modo umano-centrico. Dovremo tutti cercare soluzioni concrete al terrorismo, al cambiamento climatico, alle catene degli approvvigionamenti, alla cybersicurezza“.
Unione africana
L’Unione africana ha ufficialmente un posto al G20 come membro permanente. Lo ha annunciato il primo ministro indiano Narendra Modi, aprendo i lavori del summit a New Delhi. Concluso il suo discorso introduttivo, Modi ha invitato il presidente dell’Unione africana Azali Assoumani, presidente delle Comore, a prendere posto abbracciandolo. Assoumani si è seduto fra gli altri leader mentre un addetto sistemava sul tavolo il cartellino dell’Ua e la bandiera verde dell’organizzazione internazionale. Un momento storico salutato dall’applauso dei leader. “Con l’approvazione di tutti, propongo che l’Unione Africana prenda il suo posto come membro permanente del G20”, ha detto Modi, prima dell’applauso che ha sancito l’ingresso dell’organizzazione continentale composta di 55 Stati, nata nel 2002. “Onorato di accogliere l’Unione Africana come membro permanente della Famiglia del G20. Ciò rafforzerà il G20 e rafforzerà anche la voce del Sud del mondo”. Lo scrive in un tweet il primo ministro indiano Narendra Modi. “È una gioia dare il benvenuto all’Unione Africana come nuovo membro del G20”: lo ha detto la Presidente della Commissione Europea von der Leyen aprendo il suo intervento alla prima sessione del Summit G20. La leader europea ha ricordato che l’Africa è tra le aree del mondo più colpite dal climate change pur essendo responsabile solo del 4% delle emissioni. “È necessario rendere concreto l’obiettivo dei 100 miliardi di dollari dei finanziamenti per il clima“. Von der Leyen ha poi citato la necessità di aumentare le fonti rinnovabili, e ha ricordato che attraverso il programma Global Gateway nei prossimi cinque anni l’Ue investirà almeno 4 miliardi di euro in energie rinnovabili e nell’idrogeno nelle economie in via di sviluppo. La Presidente ha concluso con un forte appello alla Russia affinché riapra i porti consentendo al grano dall’Ucraina di raggiungere i mercati di tutto il mondo. “I leader del G20 hanno la responsabilità e gli strumenti per consentire il flusso del grano dovunque sia necessario”. Al G20, l’Africa darà un “contributo efficace per affrontare le sfide globali”, fornirà un “quadro favorevole” affinché l’Africa possa dare “il suo contributo efficace per affrontare le sfide globali”. Lo sottolinea su X il presidente della Commissione dell’Ua, Moussa Faki Mahamat. “Accolgo con favore l’ingresso dell’Ua nel G20. Questa adesione per la quale ci siamo mobilitati fornirà un quadro favorevole per amplificare l’advocacy a favore del continente e per il suo contributo efficace nell’affrontare le sfide globali”, ha postato Moussa Faki Mahamat sul social.
Meloni: “Italia ponte tra Europa e Africa”
“Il nesso clima-energia è sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina e dall’uso delle forniture energetiche come un’arma di ricatto da parte di Mosca”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione del G20 a New Delhi. “L’Italia destinerà all’Africa oltre il 70% suo Fondo Italiano per il clima. Significa 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, equamente destinati a iniziative di mitigazione e adattamento“. Così la premier Giorgia Meloni al G20: l’impegno “rientra nel ‘Processo di Roma‘ avviato con la Conferenza su migrazione e sviluppo,che l’Italia ha riunito a luglio e ambisce a costruire un nuovo modello di relazioni internazionali su base paritaria, per creare sviluppo, ma anche favorire percorsi di migrazione legale e combattere le potenti reti criminali di trafficanti dell’immigrazione illegale, che sfruttano la disperazione per arricchirsi”. “Il governo italiano sta lavorando per dare vita ad un ampio Piano di cooperazione e sviluppo che porta il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, fondatore di Eni. La sua ‘formula’ ebbe successo perché seppe coniugare l’esigenza di una Nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso. Oggi la storia ci pone davanti le stesse esigenze”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione del G20 a New Delhi. “L’Italia – ha aggiunto – aspira a diventare un ponte tra Europa e Africa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, rifiutando un approccio assertivo o paternalistico, per sostenere la sicurezza energetica delle Nazioni africane e mediterranee e rafforzare le esportazioni di energia verde”.
Lula: “Emergenza climatica senza precedenti”
Il pianeta sta affrontando “un’emergenza climatica senza precedenti” a causa della “mancanza di impegno per l’ambiente”: il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, parlando nella prima sessione del G20 a New Delhi, ha aggiunto che “siccità, inondazioni, tempeste e incendi stanno diventando sempre più frequenti”. Lula, che il prossimo anno avrà la presidenza del G20, ha fatto della tutela dell’ambiente e, in particolare dell’Amazzonia, uno dei pilastri della sua azione politica. Le aspettative sui risultati del G20 sono alte perché qualsiasi fallimento potrebbe abbassare le aspettative su eventi cruciali come la COP28.
Corridoio India-Europa
Intesa al G20 di New Delhi sul nuovo progetto di corridoio economico e infrastrutturale per collegare India, Medio Oriente e Europa. Nell’ambito dei lavori, si è svolto – secondo fonti italiane – l’evento ‘Partnership for global infrastructure and investment and India-Middle East-Europe economic corridor’ allo scopo di valorizzare il lavoro svolto dalla Partnership for Global Infrastructure and Investment, che stanzia risorse per 600 miliardi di dollari. All’appuntamento è stato firmato il memorandum d’intesa sul progetto che prevede due direttrici sia ferroviarie sia marittime per collegare l’India ai Paesi del Golfo e all’Europa.
La dichiarazione
I leader del G20 spingono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Il gruppo delle principali economie sviluppate ed emergenti “perseguirà e incoraggerà gli sforzi per triplicare la capacità di energia rinnovabile”, riporta la dichiarazione finale dei leader, approvata nel primo dei due giorni di lavori. “Ci impegniamo ad accelerare urgentemente le nostre azioni per affrontare le crisi ambientali e le sfide, compreso il cambiamento climatico”, si legge ancora nel testo di quasi 40 pagine. Il G20 richiede la “piena, tempestiva ed efficace attuazione” dell’accordo sul grano, “efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani”. Lo si legge nella dichiarazione adottata dal G20 di New Delhi. (“Apprezziamo gli sforzi – si legge nella premessa di questo paragrafo della dichiarazione – della Turchia e gli accordi di Istanbul mediati dalle Nazioni Unite che consistono nel Memorandum d’intesa tra la Federazione Russa e il Segretariato delle Nazioni Unite sulla promozione dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi ai mercati mondiali e l’iniziativa per il trasporto sicuro dei cereali e prodotti alimentari provenienti dai porti ucraini (Iniziativa del Mar Nero)”. “Riconosciamo la necessità di maggiori investimenti globali per raggiungere i nostri obiettivi climatici dell’accordo di Parigi, di aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti e la finanza climatica da miliardi a trilioni di dollari a livello globale da tutte le fonti”. Lo si legge nella dichiarazione adottata dai leader del G20 a New Delhi.
Alleanza dei biocarburanti
Al G20 di New Delhi è stata annunciata la Global Biofuel Alliance, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei biocarburanti e la transizione energetica a livello globale. Il primo ministro Narendra Modi, in una cerimonia assieme ad altri leader, ha ufficializzato il lancio dell’iniziativa. Proposta dall’India nel corso della Ministeriale Energia G20 dello scorso 22 luglio a Goa, è stata sostenuta con convinzione dall’Italia che – sottolineano fonti italiane – ritiene importante sviluppare i biocarburanti sostenibili come soluzione chiave nel percorso verso la progressiva decarbonizzazione, in particolare del settore dei trasporti. L’Italia, spiegano le stesse fonti, è pronta a fornire supporto e rafforzare le collaborazioni internazionali per la diffusione e sviluppo di biocarburanti sostenibili. L’80% della produzione di biocarburanti si concentra negli Stati Uniti, in Brasile, Europa e Indonesia. Per contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti e consentire il raggiungimento della neutralità climatica la produzione dovrà triplicare, è il ragionamento che fanno le stesse fonti, ed è necessario, inoltre, investire in tecnologie innovative per migliorare la gestione dei rifiuti e dei terreni coltivati. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel 2022 i biocarburanti hanno permesso al settore dei trasporti di rinunciare a quasi due milioni di barili di petrolio al giorno. Sono compatibili con le infrastrutture esistenti, possono essere prodotti a partire da materiali di scarto e generare nuove opportunità economiche nelle aree rurali.
Fonte Ansa