“Che futuro vorresti?”. È la domanda che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rivolge ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni attraverso una consultazione pubblica intitolata “Il futuro che vorrei”. L’iniziativa – iniziata il 16 gennaio – è realizzata in collaborazione con il sito Skuola.net. Lo riporta il sito dell’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza (AGIA). Qui il link alla pagina della consultazione.
“Il futuro che vorrei”, al via la consultazione
“Sono convinta che i minorenni debbano contribuire in modo concreto alla costruzione del loro futuro, anche esprimendo direttamente quali sono le loro idee e in che modo vorrebbero fossero attuate”, afferma l’Autorità garante Carla Garlatti, già intervistata da Interris.it.
“Per questo motivo ho voluto fortemente questa consultazione, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi uno strumento concreto di partecipazione e di raccogliere suggerimenti e idee che possano essere poi trasformati in raccomandazioni da indirizzare alle istituzioni per cercare di orientare, quanto più possibile, le scelte dei decisori politici”.
Il questionario è stato messo a punto in collaborazione con la Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante, un organismo consultivo costituito da minorenni tra i 14 e i 17 anni, con il supporto di un esperto.
Si tratta di un insieme di domande ripartite in sei grandi capitoli: “Cosa penso del futuro”, “Come vedo il futuro del mondo”, “Come vedo il mio futuro”, “Costa sto facendo per il mio futuro”, “Cosa fa o dovrebbe fare lo stato per un futuro migliore” e “Cosa devono
o dovrebbero fare l’Europa e gli organismi internazionali per il futuro”.
“Il futuro che vorrei” replica l’esperienza positiva della precedente consultazione “La scuola che vorrei” dell’Autorità garante, che ha coinvolto nel 2021 10 mila studenti e che è stata portata da Carla Garlatti nei giorni scorsi all’attenzione del ministro Giuseppe Valditara.