Sembrerebbe di vedere uno spiraglio di luce in fondo a quel tunnel fatto di violenze e spargimento di sangue iniziato il 7 ottobre 2023. Infatti, secondo alcune fonti anonime citate dall’emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, sarebbero stati compiuti significativi passi in avanti nei negoziati fra Israele e Hamas in corso in Egitto.
Progressi nei negoziati
“Ci sono progressi significativi nei negoziati” tra Hamas e Israele sulla proposta di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza: lo ha reso noto l’emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, che cita una fonte anonima. I mediatori egiziani hanno “raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi”, ha aggiunto.
Alti funzionari israeliani riferiscono che secondo le prime indicazioni Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell’accordo – il rilascio umanitario di ostaggi – senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra. Lo rende noto su X Barak Ravid di Axios.
“Stiamo aspettando con ansia di vedere la posizione finale di Hamas. Le informazioni non sono ancora arrivate”, ha detto una fonte israeliana citata da Haaretz aggiungendo che “alla luce dell’esperienze passate, anche se Hamas dice che sta seguendo lo schema, i piccoli dettagli e le riserve che presenterà potrebbero far dissolvere l’accordo.”
“Hamas è l’unico ostacolo al cessate il fuoco a Gaza“, aveva detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, mentre i militanti si preparano a inviare una delegazione al Cairo per i colloqui. “Aspettiamo di vedere se, in effetti, accetteranno un sì per una risposta al cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi”, ha sottolineato Blinken. “La realtà in questo momento è che l’unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas“.
Fonte Ansa