Sono previsti per lunedì 19 settembre i funerali della regina Elisabetta II, morta a 96 anni, dopo 70 anni di regno, in Scozia, a Balmoral. Le esequie si terranno, come da protocollo, all’Abbazia di Westmister, a Londra. Poiché la regina è morta in Scozia, è stata attivata l’operazione “Unicorno”, parte della più nota operazione “London Bridge“, il piano messo a punto a partire dagli anni Sessanta e da attivare al momento della morte di Sua Maestà.
Il programma
Per i prossimi giorni, quindi, un programma ben dettagliato è stato già definito da tempo. Se dovesse essere seguito alla lettera, ecco quali dovrebbero essere gli appuntamenti scadenzati, rispetto al “d-day”, giorno della morte di Elisabetta. Nel “d-day+2″, ossia il 10 settembre, la salma della regina verrà portata in processione dal palazzo di Holyroodhouse, Edimburgo, verso la cattedrale St. Giles, dove è prevista una cerimonia religiosa con la presenza della famiglia reale. Successivamente la cattedrale dovrebbe rimanere aperta al pubblico per 24 ore per permettere alle persone di poter rendere omaggio alla sovrana, anche se la vera camera ardente sarà a Londra.
L’ultimo viaggio verso Londra di Elisabetta
Nella serata del d-day+3 (domenica 11 settembre), il feretro della regina dovrebbe essere trasportato in treno fino a Londra, ma indiscrezioni citate dal Guardian sembrano propendere per un viaggio in aereo verso la capitale, da dove poi verrà portata a Buckingham Palace. Il d-day+5, ossia martedì 13 settembre, la salma della regina verrà trasferita a Westmister Hall, dove è prevista la camera ardente che rimarrà aperta 23 ore al giorno fino al funerale di stato che si terrà il d-day+10 (lunedì 19 settembre) a Westmister Abbey. La regina verrà poi sepolta nella cappella reale a Windsor.