A Cagliari l’esordio della Roma porta in dote un solo punto. Brutto primo tempo, poi i giallorossi escono fuori nella ripresa, giocano meglio, creano molto ma si fermano sulla traversa di Dovbyk. Legno anche per Marin del Cagliari. Tante occasioni ma la partita non si sblocca. Un buon punto per gli isolani, meno per la Roma. Un primo tempo al di là della noia, con la Roma che ha faticato tantissimo nell’imporre il proprio gioco, senza mai un guizzo dego di tal nome, con il nuovo centravanti, Dovryk, ancora fuori condizione. Senza un tiro in porta, senza pressione alta, che ha permesso al Cagliari di fare la partita, anche se i sardi non hanno mai accelerato e portano a referto solo una bordata di Marin deviata di pugno da Svilar. Per il resto, solo noia. Prova a cambiare registro la Roma in avvio di ripresa, e subito occasione per Soulé con un esterno da fuori, Scuffet c’è e manda in angolo. Cresce di intensità la Roma che prova a giocare palla a terra. E da un’azione in velocità, nasce una ghiotta palla gol per i giallorossi. Zalewski sfonda a sinistra, velo di Dovbyk e Pellegrini calcia un rigore in movimento, ma conclusione troppo centrale. Il Cagliari non demorde e appena può allenta la pressione torna a farsi vedere dalle parti di Svilar. Roma che deve fare attenzione. A venti dalla fine, arriva il momento di Dybala che va a prendere il posto di Zalewski, mentre nel Cagliari tocca a Pavoletti e Adopo. Ci prova Mancini, fuori. Occasionissima Roma, centro al bacio di Dybala, la testa di Dovbyk, palla sulla traversa e dalla parte opposta, gran botta di Marin e palla che si stampa sulla traversa. Non c’è un attimo di tregua, controgioco Roma, Scuffet respinge la botta di Dovbyk, irrompe Pellegrini e mette dentro, ma era in offside. Quattro di recupero che non bastano per graffiare. Finisce 0-0.
Lazio, la prima è giusta
Battuto in rimonta il Venezia (3-1). La prima di Baroni porta tre punti e tanto morale, con i biancocelesti che non soffrono mai, se non in avvio dopo il vantaggio veneziano, per poi dilagare. Col bel gioco e tre gol. Soffre inizialmente, va sotto per una ingenuità di Rovella in uscita, poi riprende il bandolo della matassa e dopo l’iniziale svantaggio mette la freccia e chiude avanti la prima frazione. All’intervallo 2-1 per la Lazio sul Venezia, con i lagunari avanti dopo una manciata di minuti con Andersen. Poi, sale in cattedra Castellanos, con l’ex Girona che prima firma il pari sfruttando anch’egli l’ingenuità di Svoboda, poi conquistando il calcio di rigore trasformato da Zaccagni che permette ai biancocelesti di andare al riposo in vantaggio. La Lazio legittima il vantaggio nella ripresa, Castellanos centra la traversa poi è il Venezia a farsi vedere con Haps, gran palla, conclusione da dimenticare. Lazio in controllo, ma occhio al Venezia che vuole continuare a giocarsela. Haps ha altre due occasioni, ma non monetizza. Lo fa invece la Lazio che la chiude con Lazzari che la mette in mezzo dal fondo, Altare tocca di piede e infila nella propria porta: 3-1.