Franceschini: “Due milioni di euro per aiutare gli artisti ucraini”

L’Italia ha deciso di aiutare la cultura ucraina. Un primo finanziamento di due milioni di euro divisi per 20 fondazioni culturali italiane da destinare a residenze per artisti ucraini: è una delle iniziative avviate dal Ministero della Cultura italiano per aiutare la cultura e il patrimonio artistico ucraino. Lo riferisce il ministro della Cultura Dario Franceschini nell’audizione a Montecitorio alle commissioni riunite Affari esteri e Cultura sulla tutela del patrimonio culturale ucraino. “Lo abbiamo disposto per venire incontro alle richieste dell’Ucraina – ha detto il ministro – per poter intervenire in fretta abbiamo deciso di dare 100 mila euro a 20 diverse fondazioni, le 14 fondazioni liriche più altre sei tra cui la Biennale, la Triennale, il Maxxi, perché organizzino residenze per artisti. Vediamo come funziona, è una attività che possiamo anche rifinanziare”.

“Aiutare la cultura ucraina”

“Aiutare gli artisti – dice Franceschini – è un’operazione importante. L’Occidente, diciamolo, non è stato poi così attento in questi anni alla cultura ucraina, in parte la stiamo scoprendo oggi. Ma aiutare la cultura ucraina è a mio avviso uno degli strumenti più efficace per aiutare il Paese, far conoscere la sua cultura nel mondo significa aiutare la sua identità. Vediamo come funziona questo primo intervento, ma certo dovremo continuare ad investire”.

Il patrimonio culturale

Il Ministero, insieme ai carabinieri della Tutela del patrimonio culturale (Tpc), aiuta l’Ucraina anche mettendo a disposizione il sistema di banca dati per il patrimonio culturale per la schedatura dei loro beni, afferma Franceschini. “Dopo un contatto telefonico con il ministro ucraino abbiamo messo a disposizione il nostro software“. Nel frattempo, ha aggiunto, la direzione generale per sicurezza del patrimonio del Mic “sta monitorando la situazione delle opere per la messa in sicurezza del centro storico della città di Odessa, con un elenco delle sue parti più significative”. Dal governo ucraino, sottolinea il ministro, sono arrivati anche tantissimi ringraziamenti per la decisione italiana “presa concordemente in Consiglio dei Ministri” di ricostruire il teatro di Mariupol, cosa che potrà essere fatta, naturalmente, a guerra finita. Su richiesta del governo ucraino, aggiunge Franceschini, il Mic “sta provvedendo all’acquisto e all’invio di materiale per la tutela, l’imballaggio e il trasporto del patrimonio d’arte e per la sua messa in sicurezza”.

Lorenzo Cipolla: