Folle, pazzesco, incredibile. Max Verstappen conquista il suo primo titolo mondiale in Formula 1 quando la storia sembrava ormai già scritta. E mentre le statistiche si stavano già aggiornando aggiungendo alla bacheca di Lewis Hamilton l’ennesimo alloro iridato. Ad Abu Dhabi, il destino decide di riscrivere il finale nel modo più beffardo. Il fuoripista di Latifi, Safety Car in pista e sorpasso incredibile dell’olandese al campione in carica, saldamente al comando, forte del treno di supersoft appena montato. Verstappen toglie a Hamilton quanto si era preso nel 2008, quando approfittò a discapito di Massa del problema alle gomme di Timo Glock nell’incredibile Gp del Brasile. Chiude il podio la Ferrari di Carlos Sainz.
Verstappen fa l’impresa
Incredibile quanto il fato possa essere beffardo. Un’ironia spietata, per chi la subisce chiaramente. Abu Dhabi non è San Paolo ma quello che accade è incredibilmente simile. Tredici anni fa Hamilton era al volante della McLaren e, approfittando della sfortuna di Timo Glock, che si ritrovò con gomme da asciutto su pista bagnata, riuscì a conquistare il quinto posto utile a strappare a Felipe Massa il titolo mondiale davanti alla propria gente. Per Lewis fu il primo, come lo è quello conquistato da Verstappen sulle piste d’Arabia. L’olandese capitalizza al massimo il vantaggio portato dall’ingresso della Safety Car, con la sua Red Bull che sfrutta proprio le gomme per sferrare l’attacco decisivo. E in quel frangente gli riesce tutto: prima il sorpasso, poi la difesa. Strenua, tenace. Un muro olandese sulla pista davanti al pluricampione britannico.
Vittoria del destino
La beffa delle beffe? Forse. Fatto sta che Verstappen non ha rubato nulla. Anzi, al giovane talento della Red Bull va il merito (tutt’altro che scontato) di essere stato l’unico vero rivale del fenomeno Mercedes. Negli ultimi sette anni il solo (assieme a Nico Rosberg, che però vinse sempre su Mercedes) ad aver interrotto la striscia record del britannico. Per il quale, ancora una volta, la corsa al record dei cinque mondiali consecutivi registrato da Schumacher nei primi del Duemila si interrompe sul più bello. Verstappen vince bene, perché ha risposto presente quando c’era da farlo. Dopo le vittorie in serie della Mercedes nelle ultime gare e dopo un Gp di Abu Dhabi dominato da Hamilton praticamente fino alla fine. Ma si sa, è solo la bandiera a scacchi a decretare la fine di una gara. Fino al traguardo può sempre succedere di tutto.