Nell’ambito del Fondo Migrazioni 2023 la Farnesina prevede uno stanziamento di 16 milioni di euro per progetti in Libia e in Niger, pensati per ottenere un maggiore controllo dei flussi migratori
Finanziamento della Farnesina
Uno stanziamento di 16 milioni di euro, di cui 8,5 milioni per tre progetti in Libia, e 7,5 milioni per tre progetti in Niger. È quanto prevede l’aggiornamento della programmazione del Fondo Migrazioni 2023, secondo le indicazioni del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Si tratta di “un nuovo e concreto segnale” dell’impegno della Farnesina “nel partenariato con i Paesi africani per contribuire alla gestione dei flussi migratori e intensificare il contrasto al traffico di esseri umani”. A tal fine – si legge in una nota – “è stato avviato un pacchetto di interventi da attuarsi in Libia e Niger attraverso un finanziamento della Farnesina a favore di Oim, Unhcr ed Unicef.
Gli interventi
Tra i vari interventi previsti, viene spiegato, “saranno realizzate attività di formazione per le Autorità locali al fine di innalzarne la capacità di gestione del fenomeno migratorio, nel rispetto degli standard di tutela dei diritti umani, corsi di formazione in loco per migranti e comunità ospitanti, attuazione di rimpatri volontari assistiti. In Libia saranno anche svolte attività a sostegno del sistema scolastico, che consentiranno di creare nuove opportunità di educazione per i migranti e le comunità che li ospitano”.
Tajani: “Offrire formazione ai giovani”
“Con questo nuovo pacchetto di interventi, il Governo conferma di voler rafforzare l’impegno nella lotta al traffico di migranti e all’immigrazione irregolare nel Mediterraneo centrale”, ha affermato Tajani, assicurando che “sosterremo le capacità operative di Libia e Niger per combattere i trafficanti, offrendo concrete alternative e formazione per i giovani. Allo stesso tempo rilanceremo il rapporto tra Italia e Africa in un settore che richiede la piena collaborazione di tutti gli Stati interessati dal fenomeno migratorio”.
Fonte: Angesir