Flop Juve, Champions a rischio

Mg Torino 14/09/2022 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Dusan Vlahovic-Enzo Fernandez

Male, male, male. La Juventus fa harakiri in Champions League. Vince e convince il Napoli che passa in Scozia in casa dei Rangers Glasgow e fa un altro passo in avanti verso la qualificazione alla seconda fase. Soffre un tempo poi dilaga nella ripresa. Il Milan batte a San Siro la Dinamo Zagabria per 3-1 e vola in testa al girone E di Champions.

La Juve non sa più vincere

Il Benfica passo allo Stadium 2-1 e mette a nudo gli attuali limiti bianconeri. Un primo tempo dominato, che si chiude in beffa per la Juventus che subisce il pari del Benfica solo nei minuti finali della prima frazione. Subito il gol di Milik di testa, poi tante occasioni ma senza concretizzare. Ci prova Kostic che sfiora di un nulla il colpo grosso. La Juve domina ma rischia su una giocata di Ramos, bravo Perin. Poi un altro brivido su un contropiede di Silva che centra il palo. Al tramonto della prima frazione, il pari lusitano. Ingenuo Miretti che prima recupera un buon pallone, poi commette fallo su Ramos. Rigore, che l’ex Inter Joao Mario trasforma: 1-1 al riposo. La Juve vuole il nuovo vantaggio, ci prova con Vlahovic e Milik, ma d’improvviso va sotto. Imbucata di Ramos, allontana Bremer sui piedi di Silva. Conclusione radente, salva Perin che può nulla sulla ribattuta di Neres che insacca: 2-1 Benfica. Allegri gioca la carta Di Maria, ma è Perin a salvare in uscita su Neres in due occasioni ravvicinate. Che rischio la Juve. Allegri richiama Milik e Kostic per inserisce Fagioli e Kean, lusitani più tranquilli e anche più pericolosi. Kean centra la base del palo, mentre la Juve si riversa nella metà campo del Benfica. Segna Vlahovic ma era in offside. Quattro di recupero, ma è la Juve a rischiare di prendere un altro gol. Finisce qui e per la Juve Champions in salita. Il Psg vince ad Haifa con il Maccabi (3-1) e resta in testa a punteggio pieno insieme al Benfica. Juve e Haifa ferme a quota zero.

Napoli, tutto bello

Azzurri a punteggio pieno dopo due giornate. Tante emozioni all’Ibrox Stadium, con Rangers e Napoli che se la giocano a viso aperto senza tatticismi. Gara vissuta all’insegna dell’equilibrio ma con il Napoli che ha tenuto più il possesso palla pur senza monetizzare. Partono forte gli scozzesi che dopo trenta secondi hanno la palla buona per passare, ma Morelos ha perso l’attimo al momento della conclusione. Poi occasione Napoli con Zielinski, palo per il calciatore azzurro. Buona la difesa dei Rangers che hanno concesso poco o nulla alla formazione di Spalletti che ha dominato sul piano del gioco, ma senza andare al bersaglio. Poi bravo Meret a volare su Arfield. Davanti Simeone si sbraccia, e si procura l’occasione con una percussione che lo porta a tu per tu con il portiere scozzese che gli chiude lo specchio della porta. Giusto il pari al rientro negli spogliatoi. La scossa nella ripresa quando Simeone entra in area e viene falciato. Calcio di rigore, rosso per Sands. Dal dischetto Zielinski si fa ipnotizzare da McGregor, palla che arriva nella disponibilità di Politano che anticipa tutti e mette dentro. Tutto fermo perché il portiere si era mosso in anticipo. Ancora Zielinski dal dischetto e anche stavolta, gran parata di McGregor. Due errori consecutivi e partita che resta sullo 0-0. Il Napoli non molla, fa girare palla e guadagna un altro rigore, per un mani di Barisic su Kvaratskhelia. Cambia rigorista, va Politano e non sbaglia: Napoli avanti. Partita in discesa, con l’uomo in più, che il Napoli controlla, fa sfogare i Rangers per poi colpirli inesorabilmente al tramonto del match. La firma sul 2-0 azzurro è di Giacomo Raspadori. E in pieno recupero arriva anche il gol del 3-0 con Ndombelè. Finisce qui, vittoria netta, di sostanza per un Napoli che resta in testa a punteggio pieno, davanti a Liverpool e Ajax (3), Rangers 0.

Il Milan ricomincia da tre

Un primo tempo di sofferenza per il Milan che fatica tantissimo contro la Dinamo Zagabria che dopo la vittoria d’esordio contro il Chelsea, approda a Milano con l’intento di non prenderle. Squadra arroccata nella propria metà campo, con il Milan in difficoltà a superare le linee avversarie. Ad accendere San Siro ci pensa l’uomo di maggior sostanza dei rossoneri, ovvero Rafael Leao che prova ad andare via in campo aperto, ma senza sfondare. L’occasione ghiotta arriva al tramonto della prima frazione quando il portoghese entra in area e viene steso da Sutalo. Rigore: Giroud trasforma con la solita freddezza: 1-0 all’intervallo. A inizio ripresa non c’è neppure il tempo di ragionare che il Milan raddoppia. Ancora Leao protagonista: cross da sinistra, svetta la testa di Saelemaekers ed è 2-0. Dinamo Zagabria colpita a freddo, ma vogliosa di riprenderla. I croati sono vivi e lo dimostrano a stretto giro quando si rimettono in corsa: gran giocata di Petkovic e splendido gol di Orsic: 2-1 e partita nuovamente aperta. La Dinamo ci crede, il Milan non si scopre e attende il momento giusto per colpire. Che arriva nella fase discendente del match quando il subentrato Pobega piazza il colpo e la chiude. Finisce 3-1. Nell’altra partita, pari (1-1) tra Chelsea e Salisburgo. Milan  in testa al girone con 4 punti.

Massimo Ciccognani: