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Fiaso: “Ricoveri pediatrici per Covi raddoppiati, ma restano casi limitati”

Fiaso: "Un aumento della circolazione del virus può determinare questo fenomeno, senza un aumento della gravità delle sindromi"

I ricoveri per Covid in età pediatrica sono più che raddoppiati in pochi giorni, ma restano pur sempre casi limitati. È quanto emerge dalla rilevazione nei quattro ospedali sentinella e nei reparti di pediatria aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO).

I ricoveri in età pediatrica

I pazienti – scrive Fiaso – sono per lo più bambini molto piccoli: neonati tra 0 e 6 mesi che in una settimana sono quasi triplicati da 5 a 14 pazienti, nei cui confronti atteggiamenti di prudenza possono facilitare il ricorso al ricovero.

Per la prima volta inoltre da 5 settimane si registra un ricovero in terapia intensiva Per Covid. Si tratta di un bambino della classe 5-11 anni, senza comorbidità. Sono segnalati altri due ricoveri con Covid in intensiva, uno sotto i sei mesi di età e l’altro della classe 12-18, non vaccinato. Un aumento della circolazione del virus, conclude Fiaso, può determinare questo fenomeno, senza che sia sotteso un aumento della gravità delle sindromi.

Fiaso: “Ricoveri stabili, si blocca la discesa”

La curva dei ricoveri Covid è piatta. Dopo il rallentamento progressivo delle precedenti settimane, la rilevazione del 21 giugno degli ospedali sentinella Fiaso mostra un arresto di tale riduzione e una sostanziale stabilità.

In rianimazione il 100% dei vaccinati ha altre patologie, mente solo il 27% dei soggetti fragili ha effettuato la quarta dose. Le variazioni settimanali dei pazienti Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive sono minime: nel periodo 14-21 giugno si assiste a una diminuzione di soli 2 ricoverati nei 20 ospedali aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.

L’analisi geografica dei ricoveri evidenzia tuttavia come al Sud la curva continui a scendere (-8,8%), al Nord abbia un lievissimo rialzo (2,1%), mentre al Centro abbia invertito direzione e sia cresciuta (10,8%). Tra i ricoverati in terapia intensiva per Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari il 37% risulta non vaccinato; tra i vaccinati, invece, quasi tutti ormai da oltre 4 mesi, il 100% è affetto da comorbidità.

Migiore: “10 milioni di italiani senza la terza dose vaccinale”

L’aumento della circolazione del virus con la nuova variante – dichiara Giovanni Migliore, presidente di Fiaso – ha determinato una battuta d’arresto nella riduzione dei ricoveri che dobbiamo attentamente monitorare e che potrà portare nelle prossime settimane a un lieve rialzo, come è già avvenuto in qualche regione”.

“Va sottolineato, tuttavia, che ci sono ancora 10 milioni di italiani che non hanno fatto la terza dose vaccinale: la popolazione sottoposta a ciclo vaccinale primario è di circa 52 milioni mentre alla dose addizionale hanno aderito solo 42 milioni. Dati ancora più bassi per la quarta dose booster destinata agli anziani e ai più fragili: solo il 27% della platea di coloro ai quali è consigliata si è sottoposto a vaccinazione”.

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