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martedรฌ 7 Gennaio 2025

Favoreggiamento dellโ€™immigrazione clandestina: indagato don Mussie Zerai

Cโ€™รจ anche il nome di don Mussie Zerai nel fascicolo della Procura di Trapani sullโ€™inchiesta per favoreggiamento allโ€™immigrazione clandestina. Il sacerdote eritreo che da anni vive in Italia, nel 2015 รจ stato candidato al premio Nobel per la pace in qualitร  di presidente di Habeshia, associazione che cuce contatti telefonici con le imbarcazioni in partenza dalle coste del Nord Africa.

Favoreggiamento dellโ€™immigrazione via chat

Secondo quanto scrive Repubblica, Zerai avrebbe ricevuto lโ€™avviso di garanzia dalla procura, in quanto i magistrati sospettano che fosse membro di una chat di WhatsApp in cui segnalava agli equipaggi delle ong il luogo in cui si trovavano imbarcazioni cariche di migranti, dopo averne ricevuta comunicazione dalle stesse persone a bordo delle imbarcazioni.

Lโ€™indagine sullโ€™ong tedesca Jugend Rettet

Nella stessa indagine che coinvolge il prete eritreo cโ€™รจ lโ€™ong tedesca Jugend Rettet, accusata di aver raccolto alcuni migranti in un momento in cui non si trovavano in difficoltร  e intrattenendo nel contempo rapporti irregolari con gli scafisti.

La difesa di don Zerai

Mussie Zerai si difende sostenendo di aver agito solo a scopo umanitario, allertando sempre la centrale operativa della Guardia Costiera italiana e maltese. โ€œHo saputo soltanto lunedรฌ dellโ€™indagine e voglio andare a fondo in questa vicenda. Sono rientrato a Roma dallโ€™Etiopia di propositoโ€, ha detto a Repubblica. Il sacerdote ha poi aggiunto: โ€œIn passato ricevevo moltissime telefonate ogni giorno. Oggi ne ricevo molte meno, non saprei dire perchรฉโ€.

โ€œCampagna denigratoriaโ€

Il candidato al Nobel respinge lโ€™accusa di aver preso parte alla messaggistica clandestina. โ€œNon ho mai fatto parte della presunta chat segreta โ€“ ha detto โ€“ ,le segnalazioni sono il frutto di richieste di aiuto da natanti in difficoltร  al di fuori delle acque libiche e comunque dopo ore di navigazione precaria e pericolosaโ€. Don Zerai ritiene che sia in atto โ€œuna vera e propria campagna denigratoria nei miei confronti e di quanti collaborano con me nel programma umanitario in favore di profughi e migrantiโ€.

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