Che sia un croupier di Montecarlo a pronunciare la famosa frase “Les jeux sont fait, rien va plus” oppure Cesare passando il Rubicone con la sua “Alea iacta est”, il significato è lo stesso. Siamo arrivati al dunque ed ora si fa veramente sul serio. Come in ogni manifestazione di questo tipo dagli ottavi in poi si svelano gli arcani e le squadre non possono più nascondersi e celare le proprie ambizioni. I turn-over vengono aboliti ed ormai qualsiasi impegno risulta essere decisivo.
Gli ottavi di finale
La composizione poi del tabellone stile tennistico paradossalmente dà una mano agli Azzurri che dalla loro parte hanno solo Inghilterra e Paesi Bassi mentre dall’altra ci sarà una agguerrita legione composta da Spagna, Germania, Francia e Portogallo. Evocando reminiscenze romane proponiamo ai ragazzi di Spalletti di disporsi da qui in avanti con uno schieramento a testuggine che ai tempi non era solo una disposizione difensiva ma volta soprattutto all’attacco dei nemici. In questo la nostra Nazionale dovrebbe ispirarsi a dimostrazione di una estrema compattezza difensiva (gli scudi a protezione) verso i fanti sottostanti forniti di lance.
Da outsider a favorita
Venendo al puro aspetto pallonaro, giova ricordare che fra tutte le prime classificate solo la Spagna ha fatto bottino pieno vincendo le sue tre partite e giustamente viene indicata ora non più come outsider ma certamente come una delle favorite alla vittoria finale. La Georgia che dovranno affrontare non costituirà per loro di certo uno scoglio insormontabile anche se i caucasici approfitteranno dell’euforia collettiva per dar del filo da torcere alla Roja. Dalla stessa parte del tabellone abbiamo il Portogallo che, approfittando di un eccessivo turn-over, si è fatto battere proprio dai georgiani ma che affronterà con tutti i suoi effettivi la Slovenia di Mister Kek (erano ben 24 anni che non partecipavano ad una rassegna continentale).
La padrona di casa
Ronaldo e soci non dovrebbero avere problemi nel passaggio ai quarti sempre che il nervosismo non serpeggi tra le file. Le altre due sfide fra Germania-Danimarca e Francia-Belgio si preannunciano quanto mai avvincenti. Una Germania finita seconda nel proprio gruppo e che il solo Füllkrug ha salvato dalla sconfitta con gli svizzeri. Si presenta all’appuntamento decisa a rivendicare il ruolo di favorita. Attenzione però ai danesi che una sorpresa già la diedero vincendo l’Europeo del 1992 e che finora hanno offerto prestazioni più che convincenti.
Il derby
La Francia poi è la delusione di questo torneo, una rosa con al suo interno due squadre titolari e che finora non ha fatto di meglio che far ruotare tutte le sue bocche di fuoco là davanti preoccupando i propri tifosi. Belgio sconfitto nella gara d’esordio ma che si sta ritrovando con un Lukaku ancora sottotono ma con la stella De Bruyne particolarmente fresco e pimpante grazie all’aver iniziato la stagione con qualche mese di ritardo causa infortunio.
Montella contro la sorpresa
Veniamo ora alla parte del tabellone dell’Italia. Dicevamo appunto di un’Inghilterra che tallona la Francia come delusione. Il CT Southgate non è ancora riuscito a dare alla propria squadra la necessaria personalità e le sue espressioni in panchina lo testimoniano. Incerto lo scontro Austria-Turchia con gli uomini di Rangnick che fin qui hanno ben impressionato ma la Turchia ha nei suoi ragazzini terribili un’arma in più, oltretutto capitanati da quel Calhanoglu rientrato a tempo da ambizioni bavaresi.
Sfide incerte
Paesi Bassi-Romania vede gli orange con qualche problema di assetto soprattutto difensivo e considerando che i romeni viaggiano con il vento in poppa la sfida si preannuncia tosta. Ritornando agli Azzurri sapranno gli uomini di Spalletti ispirarsi all’antica Roma? Al mago di Certaldo verrà chiesto di fungere da Aquilifer ossia il reggitore dell’aquila romana che poi abbia il capo rivolto a destra od a sinistra (come nell’era Napoleonica) poco importa, gli svizzeri bisogna batterli.