Pronti o no, il fatidico 18 maggio è ormai più che alle porte. E la ripartenza vera e propria, quella che ci dirà se l’Italia sarà pronta o meno ad affrontare la fase di convivenza con il virus cercando di riprendere le fila con la vita quotidiana interrotta tre mesi fa, dovrà per forza di cose iniziare. Lo chiedono i cittadini, messi a dura prova da un lungo periodo di lockdown, e anche le Regioni, coloro che davvero rischiavano di mettere tutto in discussione qualora non ci fossero state le condizioni necessarie a garantire una ripartenza condivisa. Un dissenso generale sul Dpcm lanciato dal governo che, nella serata di ieri, rischiava di far saltare il tavolo delle trattative, pericolo scongiurato quando l’esecutivo, attorno alle 3.30 della notte, ha deciso di allegare al testo le linee guida delle Regioni. Intesa raggiunta e un via libera, a 24 ore più o meno esatte dal 18 maggio.
Obiettivo raggiunto
Uno dei primi commenti arriva dal presidente della Liguria, Giovanni Toti: “Ore 3 e 20 del mattino. Finito ora il confronto tra Regioni e Governo sul Decreto che dovrà riaprire l’Italia a partire da lunedì. Nell’accordo le linee guida delle Regioni saranno recepite nel Decreto, in modo da dare sicurezza a tutti gli operatori economici con regole certe e applicabili. Al Paese serve semplicità e chiarezza. Domani vedremo la stesura finale del Decreto”. A stretto giro, il liberi tutti arriva anche dal ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, che ha definito quello appena concluso un “lavoro intenso e molto utile per far ripartire l’Italia in sicurezza. Le richieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiunta nell’interesse del Paese”. Secondo il ministro, “l’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra Regioni e Governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ogni nuovo passo è fatto su un terreno nuovo per tutti e spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”.
Bonaccini: “Assicuriamo omogeneità”
Anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, paral di obiettivo raggiunto: “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale da cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro, omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.