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Fase 2: da Roma a Milano, ecco come ci si muoverà sui mezzi

Nella capitale inizia la sperimentazione di nuove modalità di trasporto pubblico. Il sindaco meneghino invita alla collaborazione

Si guarda fattivamente alla fase due, quella della ripresa e della convivenza con il Coronavirus. Ora, uno dei nodi principali da sciogliere è quello dei trasporti: sui mezzi pubblici è indispensabile evitare gli assembramenti. A Roma il primo test, mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, teme l’aumento delle automobili in strada.

A Roma, prove tecniche per la metro

E’ iniziata alle 7 ed è finita alle 10 la prima sperimentazione sulla nuova modalità di trasporto sulla metro A di Roma, test preliminare per la Fase 2. La sperimentazione ha riguardato la fermata San Giovanni delle linee A e C della metro. Per contingentare i flussi nelle tre ore di sperimentazione i passeggeri sono stati fatti entrare da un ingresso e uscire da un altro. Provvedimento adottato per entrambe le linee. Nella sotto stazione è stato inoltre chiuso il canale di collegamento tra le due linee per evitare che i passeggeri si incrociassero creando assembramenti. Agli ingressi, il personale permetteva l’entrata di 30 passeggeri ogni 3 minuti e ogni convoglio doveva avere un totale di massimo 150 passeggeri. Sulla banchina alcune strisce blu con pallini garantiscono la distanza di sicurezza che devono tenere gli utenti.

A Milano, le parole del sindaco Sala

Secondo il sindaco Giuseppe Sala, la fase della ripartenza dopo l’emergenza coronavirus avrà come conseguenza che “la capacità del trasporto pubblico diminuirà di molto per cui purtroppo aumenterà il traffico delle auto in una città che normalmente è inquinata”. Sala lo ha detto nella consueta diretta quotidiana: “Noi stiamo aspettando, e speriamo arrivino il prima possibile, informazioni su come si riaprirà e quando si riaprirà ma ci stiamo portando avanti. E vi parlo di metrò, bus e tram“, ha aggiunto. “Troveremo delle formule per mettere il servizio in sicurezza. Bisogna pensare a come si accederà alle stazioni del metrò, come le bloccheremo se il numero è eccessivo, come disegneremo i punti dove le persone potranno stare sulle banchine, o in piedi o seduti nei vagoni”. Sala ha poi chiamato i cittadini “alla collaborazione perché noi abbiamo 1200 carrozze della metropolitana, 1300 bus e 400 tram, ed è impensabile che mettiamo della gente a controllare che abbiate le mascherine a posto quindi serve la vostra collaborazione”

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