Dopo il tentativo di attacco avvenuto nelle prime ore delle serata di ieri, la stazione centrale di Bruxelles ha riaperto ai viaggiatori. I treni e la metro sono tornati a circolare regolarmente.
L’Ocam mantiene l’allerta terrorismo a 3
Nel frattempo, l’Ocam, l’organismo antiterrorismo che valuta il livello della minaccia è tornato a riunirsi per la seconda volta da ieri sera e ha deciso di mantenere l’allerta a 3, su una scala che arriva fino a 4. Al momento, l’Ocam ha comunicato che saranno prese delle “misure di precauzione”, ossia sarà aumentata la presenza di polizia ed esercito nelle metro e nelle stazioni, e saranno intensificati i controlli nei luoghi considerati sensibili.
Il terrorista originario di Molenbeek, perquisizioni nel quartiere
Intanto, le autorità del Belgio hanno comunicato che l’attentatore era noto alle forze dell’ordine e, secondo quando scritto dalla Derniere Heure, l’uomo si chiamava Oussama, aveva 37 anni ed era originario di Molenbeek, il quartiere della capitale belga ad alta densità musulmana da cui provenivano alcuni dei kamikaze che colpirono Parigi nel 2015 e Bruxelles nel 2016. Secondo quanto riportato da alcuni media locali, Oussama non era noto alle forze dell’ordine per la sua radicalizzazione o per atti legati al terrorismo, ma per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti e per reati a sfondo sessuale.
Una bomba piena di chiodi per fare più danni
Oussama è entrato in azione alle 20.45 locali e, dopo essere stato avvicinato dalla polizia ha fatto esplodere un trolley senza però causare troppi danni. Immediata la reazione dei militari che hanno fatto fuoco, uccidendo l’uomo. Il ministro dell’Interno belga, Jean Jambon, durante un’intervista alla radio La Premiere, ha affermato che il “peggio è stato evitato” in quanto Oussama aveva con sé un’altra bomba – imbottita di chiodi – che non è esplosa. “Grazie alla risposta rapida, i militari – ha sottolineato il ministro – hanno impedito un atto di grande portata”.