Un nome d’eccezione fra i membri ordinari della Pontificia Accademia delle Scienze. Papa Francesco ha infatti nominato Fabiola Gianotti, direttore del Cern di Ginevra e fra le più eminenti personalità del mondo scientifico italiano. E, ormai da anni, anche internazionale. Direttrice del Conseil européen pour la recherche nucléaire dal 2016, ricercatrice presso l’istituto svizzero dal 1994, Fabiola Gianotti è la prima donna a rivestire il ruolo più importante in uno dei centri di ricerca maggiori a livello mondiale. Nel quale, durante la sua attività di ricerca, ufficializzerà la scoperta del bosone di Higgs nel 2012.
Gianotti, una vita per la Fisica
Una scoperta straordinaria, lontana da quelle che erano state fin lì le conoscenze sulle particelle. “Il bosone di Higgs – commenterà la stessa Gianotti – è diverso perché ha il compito di dare massa a tutte le altre particelle e, se così non fosse, il nostro universo non esisterebbe e ovviamente non esisteremmo neppure noi”. Una scoperta che coronerà una carriera vissuta in prima linea nel campo della ricerca scientifica, iniziata da ragazza presso l’Università di Milano e proseguita in Svizzera fin dai primi anni Novanta. La sua attività le permetterà di conquistare, in breve tempo, un posto di assoluto rilievo nell’ambito delle Scienze fisiche, divenendo membro del comitato consultivo per la Fisica al Fermilab negli Stati Uniti e dell’Accademia dei Lincei.
Scienza e fede
Il suo lavoro non la porterà mai lontana dalla propria fede cattolica. In un’intervista a Otto e mezzo, su La7, avrà modo di dichiararsi credente e di spiegare come scienza e fede non siano inconciliabili: “Sì, io credo. La scienza è compatibile con la fede e non ci sono contraddizioni. L’importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la fisica che ci darà risposta”.