In queste ultime settimane l’Europa è in fiamme, ma nonostante ciò, il numero dei vigili del fuoco è in forte calo rispetto al 2021 di ben 2.800 unità
Più incendi, meno pompieri
I vigili del fuoco nell’Unione europea sono 359.780, vale a dire meno dello 0,2% dei lavoratori totali. Nonostante l’emergenza incendi sia cresciuta negli anni (che l’Europa sta sperimentando anche in questi giorni), il loro numero, rispetto al 2021, è calato di 2.800 unità. La percentuale più consistente, rispetto alla popolazione occupata, si registra in Grecia, Estonia e Cipro dove i vigili del fuoco sono più dello 0,4% dei lavoratori.
La classifica
Al fondo della classifica Paesi Bassi e Francia dove c’è solo lo 0,1% di lavoratori impiegato in questo ambito (fonte Eurostat). L’Italia è in linea con la media Ue. A livello europeo, sono arruolati nei corpi deputati a domare i fuochi soprattutto maschi tra i 30 e i 49 anni (222.490); in particolare 59.810 vigili hanno tra i 35 e i 39 anni, 65.730 tra i 40 e i 44 anni. Nella fascia tra i 15 e i 29 anni vi sono 45.280 vigili del fuoco, mentre gli over 50 sono 91.570.
I dati di Copernicus
Secondo il sistema di informazione europeo sugli incendi boschivi (Effis), i cui dati provengono dal sistema satellitare europeo Copernicus, nella settimana dal 31 luglio ad oggi, 7 agosto, vi sono stati in Europa 22 incendi; nell’elenco dei Paesi in cui sono divampate fiamme in zone boschive, compaiono Grecia, Spagna, Turchia, Portogallo e i numerosi incendi dei giorni scorsi in Italia.
Fonte: Angesir