La valigia è di nuovo pronta. Si torna a volare a Londra. Stavolta per la semifinale. L’Italia batte ai quarti i Belgio al termine di un match sanguigno. La sblocca Barella, raddoppia Insigne con una magia, ma allo scadere dei primi quarantacinque minuti, una ingenuità di Di Lorenzo, regala al Belgio il rigore che Lukaku trasforma e riapre la partita. Nella ripresa, tanto agonismo, Belgio a testa bassa, ma l’Italia ha cuore, carattere e tempra da grande. Resiste e al fischio finale alza le braccia al cielo di Monaco. E’ semifinale, contro la Spagna di Luis Enrique. Appuntamento al 6 luglio a Wembley.
Formazioni: Italia con Chiellini e Chiesa, nel Belgio De Bruyne c’è
Nessuna sorpresa al via. Martinez ritrova De Bruyne dopo tanta pre-tattica, Mancini gioca la carta Chiesa nel tridente offensiva. Dietro c’è Chiellini. Belgio con il 3-4-1-1: tra i pali c’è Courtois, Alderweireld, Vertonghen e Vermaelen nei tre di difesa. Meunier e Thorgan Hazard larghi nel quattro di centrocampo, con Tielemans e Witsel centrali. De Bruyne, Doku alle spalle di Romelu Lukaku. Solito 4-3-3 per Mancini. Bonucci e Chiellini centrali davanti a Donnarumma, Di Lorenzo e Spinazzola esterni, Barella, Jorginho e Verratti nei tre di centrocampo, Chiesa e Insigne a sostegno di Ciro Immobile. Arbitra lo sloveno Vincic.
Mezz’ora di equilibrio, poi la sblocca Barella
Il Belgio si inginocchia e l’Italia fa altrettanto, tutti insieme contro il razzismo. Poi il via. Quindicimila sugli spalti: gli italiani rispettano i posti assegnati, quelli belgi invece prendono possesso della curva alla faccia del distanziamento. Il Belgio parte lanciato cercando subito di aggredire i portatori di palla azzurri, stasera in maglia bianca. Ma l’Italia non sta a guardare. Il gioco parte dal basso, ragionato. L’Italia comincia a recuperare palloni su palloni in mezzo e quando pressa sulla prima palla belga, gli uomini di Martinez soffrono. Chiellini è incollato a Lukaku e lo segue come un’ombra. L’Italia prende a fare il suo gioco, piacevole, arioso. Insigne va a battere una punizione con palla che arriva nel cuore dell’area belga, la toccano prima Chiellini, poi Di Lorenzo, e infine Bonucci che la mette dentro. Esplode la Football Arena. Gioca che dura poco, interviene il Var e annulla per posizione irregolare. Ritmi alti grazie al fresco di Monaco, si gioca senza un attimo di tregua. Si sveglia De Bruyne, gran giocata, ci mette una pezza Donnarumma che si distende e manda in angolo. L’Italia tiene meglio il campo, Belgio più di rimessa. Spinazzola innesca Chiesa spostato a sinistra, una deviazione trova però pronto Courtois. L’Italia insiste e spinge forte sull’acceleratore e mette le tende nella metà campo belga. Occasioni per Chiesa, Insigne, il Belgio arranca e alla mezz’ora cede. Verratti si libera bene al limite e innesca Barella che si bene due difensori belgi e con freddezza mette dentro: Italia avanti.
Insigne raddoppia, Lukaku accorcia su rigore
Il Belgio accusa il colpo e l’Italia continua a spingere con la forza dei nervi distesi. Chiesa di controbalzo fa la barba al palo a Courtois battuto. Sale l’incitamento dei tifosi azzurri, ma Immobile, imbeccato da Spinazzola, perde l’attimo e poi va a sbattere contro il muro belga. Ma l’Italia è tanta e in un battito di ciglia trova anche il raddoppio. Ed è una perla di Lorenzo Insigne che fa tutto da solo, dribbling secco su Tielemans, arresto e palla a giro che fulmina Courtois: 2-0 Italia. E’ il minuto 44. Ma non c’è tempo di esultare perché Di Lorenzo commette una ingenuità grossolana, spinge a terra Doku che lo aveva saltato, ed è rigore. Lukaku trasforma nel primo ed unico minuto di recupero: 1-2. Doccia ghiacciata all’intervallo. Peccato perché l’Italia ha finora dimostrato di meritare il doppio vantaggio.
L’Italia tiene e vola a Londra
Si riprende col Belgio che adesso deve scoprirsi per provare a riprendere la gara. Immobile manca subito una palla ghiottissima ciccando maledettamente il pallone. Jorginho va giù in area, l’arbitro lascia correre. Dalla parte opposta Doku spinge a sinistra e fa male. Da una palla persa in ripartenza nasce una palla gol per il Belgio. Doku innesca De Bruyne che scarica sul secondo palo dove è appostato Lukaku che a trenta centimetri dalla porta appoggia a colpo sicuro, salva Spinazzola. Che subito dopo ha l’occasione per chiuderla. Insigne mette dentro un pallone d’oro per il romanista che arriva a rimorchio, ma al volo spedisce a lato. Martinez cambia: fuori Meunier e Tielemans, dentro Chadli e Mertens a venti dalla fine. Cambi pronti anche per Mancini che spedisce nella mischia Belotti e Cristante che prendono il posto di Immobile e Verratti. Da giocare ci sono ancora quindici minuti più recupero. Non è fortunata l’Italia: Spinazzola tenta l’allungo, si ferma, alza il braccio e chiede il cambio, ed è costretto ad uscire in barella. Si teme la rottura del tendine d’Achille. Dentro Emerson Palmieri, ma la perdita è enorme. Fuori anche Insigne, dentro Berardi per il finale di gara. Dove l’Italia deve stringere i denti, mentre i Belgio gioca il tutto per tutto. Dentro Raspadori, fuori Chiesa nell’overtime. Ma il punteggio non cambia. L’Italia resiste e la vince, di cuore e carattere. Ed ora la Spagna.