Dalla mediazione per l’accordo sulle rotte commerciali a una telefonata per sondare il terreno almeno sulle intenzioni. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sente telefonicamente l’omologo russo, Vladimir Putin, riagganciando la cornetta senza ottenere nessuna garanzia sul processo di pace. Il quale, almeno per il momento, continua a essere al di fuori dagli argomenti di stringente attualità sul conflitto in Ucraina. Nel corso della telefonata, infatti, Erdogan avrebbe esortato Putin a una risoluzione prossima della guerra, per risolvere la crisi e consentire alla popolazione di affrontare il futuro senza il peso della paura. O almeno, questo è quanto riferisce la nota della Presidenza della Repubblica turca. Perché da un punto di vista negoziale, i passi in avanti sono stati effettivamente pochi. E questo al netto di tutte le mediazioni. Gli stessi attori principali, Russia e Ucraina, avevano ribadito nei giorni scorsi l’impossibilità di una riapertura del dialogo a breve termine.
Bombardamenti in Ucraina
La guerra, infatti, prosegue sul campo in modo ininterrotto, nonostante alcune dichiarazioni spot da parte dei leader internazionali che auspicano una prossima interruzione del conflitto. Nelle ultime ore, ad esempio, il premier ucraino Denys Shmyhal, come riportato da Ukrinform, ha riferito di nuove ondate di attacchi missilistici contro diverse aree del Paese. Bombardamenti che avrebbero colpito “tutte le centrali termiche e idroelettriche” dell’Ucraina, provocando danni gravi al 40% delle strutture di rete elettrica ad alta tensione. Secondo il premier, “ognuno deve rendersi conto che affronteremo questo inverno con significative restrizioni”. Il che, secondo le autorità ucraine, significherà determinare a quali territori dare priorità chiare per la fornitura energetica.
Colloquio Zelensky-Macron
Nel frattempo, il presidente Volodymyr Zelensky ha riferito sul suo canale Telegram di un colloquio telefonico intercorso con Emmanuel Macron. Con il presidente francese, sono state “sincronizzate le posizioni alla vigilia del summit online del G7 e la conferenza di sostegno all’Ucraina di Parigi”. Secondo quanto riferito, i due leader avrebbero discusso della realizzazione di una formula di pace da organizzare su dieci step, ma anche della cooperazione sulla difesa e sulla stabilità energetica del Paese. Almeno in via ufficiosa, la parola pace sembra circolare.