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Erdogan chiama l’Italia: “Riconoscete la Palestina”

Il presidente della Turchia spera che l'Italia faccia come Spagna e Irlanda, riconoscendo ufficialmente lo Stato Palestinese: "Stiate dalla parte giusta della Storia"

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, lancia un appello all’Italia affinché riconosca lo Stato palestinese. Una scelta già operata da altri Paesi dell’Unione europea (tre finora, contando Spagna e Irlanda che, in questi giorni, si sono unite alla Svezia) e, complessivamente, da 142 Nazioni dell’Onu. Erdogan auspica che l’Italia si schieri “dalla parte giusta della storia”.

Erdogan: “L’Italia riconosca la Palestina”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello al mondo islamico per reagire contro Israele. “Ho qualcosa da dire al mondo islamico: che cosa aspettate a prendere una decisione condivisa? Allah considererà voi, tutti noi, responsabili per questo”, ha affermato Erdogan durante una discorso al suo gruppo parlamentare Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.

Erdogan si augura che l’Italia stia “dalla parte giusta della storia”, seguendo l’esempio di Spagna, Irlanda e Norvegia nel riconoscere la Palestina come uno Stato. Durante una telefonata con la premier Giorgia Meloni, Erdogan ha aggiunto che “dovrebbe essere aumentata la pressione per fermare gli attacchi brutali di Israele contro la Palestina e costringere l’amministrazione israeliana ad adeguarsi con il Diritto internazionale”, riporta la presidenza della Repubblica di Ankara

Raid a Rafah, munizioni americane

Munizioni prodotte negli Stati Uniti sono state utilizzate domenica nell’attacco israeliano contro un campo profughi a Rafah che ha provocato 45 morti. Lo sostiene un’analisi della Cnn che ha visionato video della scena e sentito esperti di armi esplosive.

Nel video condiviso sui social media, che la Cnn ha geolocalizzato sulla stessa scena confrontando dettagli tra cui il cartello di ingresso del campo e le mattonelle sul terreno, è visibile la coda di una bomba di piccolo diametro (SDB) GBU-39 di fabbricazione statunitense, secondo quattro esperti di armi esplosive che hanno esaminato il video per la Cnn.

Nuovo attacco

Mercoledì i carri armati israeliani hanno condotto un secondo giorno di attacchi a Rafah e funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite stamattina a causa del fuoco israeliano nella zona orientale di Rafah. Lo riporta Reuters, ripresa dal Guardian. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. Secondo Reuters, i residenti hanno affermato che i costanti bombardamenti israeliani durante la notte hanno distrutto molte case nella zona, da dove la maggior parte delle persone è fuggita dopo l’ordine di evacuazione da parte di Israele.

Fonte: Ansa

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