Epifania, turismo “in casa”: gli italiani scelgono… l’Italia

Epifania vacanze

Foto di Gabriella Clare Marino su Unsplash

L’Epifania chiuderà il periodo delle Feste, confermando il trend già sperimentato a Natale. Secondo Federalberghi, gli italiani resteranno perlopiù in Italia, prediligendo mete interne. Ma c’è anche chi non parte.

Turismo dell’Epifania

La Befana chiude le festività natalizie con una bella performance per il turismo: secondo i calcoli di Federalberghi 6 milioni e 837mila italiani saranno in viaggio con un giro d’affari di 1 miliardo e 345 milioni di euro. Anche in questa circostanza solo una minima parte opterà per un viaggio all’estero (il 2.9%) mentre il 97.1% resterà in Italia e in generale non si allontanerà molto da casa, privilegiando la regione della propria residenza (64.7%) o una regione vicina (21.2%). Il meteo comunque potrebbe influenzare le scelte sulle vacanze: infatti, il 54.9% di chi partirà potrebbe modificare i propri piani.

I vacanzieri per un weekend

Tra i vacanzieri, 2 milioni e 22 mila si metteranno in viaggio per il solo periodo dell’Epifania; 673 mila saranno già in movimento sin da Capodanno mentre 4 milioni e 141 mila avrà programmato la vacanza lunga, ovvero l’intero arco delle festività, da Natale alla Befana. Per coloro che andranno in vacanza esclusivamente nel periodo dell’Epifania, la durata media sarà di circa 3,3 notti con una spesa pro capite complessiva (ovvero comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 665 euro di cui 645 per chi resta in Italia e 1.133 per chi sceglie l’estero.

Hotel gettonati

L’alloggio preferito sarà l’albergo nel 39.2% dei casi, seguito a distanza dalla stanza in un bed and breakfast con il 26.5%. La prenotazione avverrà contattando direttamente con la struttura (14.1%) o tramite il suo sito internet (33.3%). Il motivo principale della vacanza è la ricerca del riposo e del relax (60.8%) passeggiando (38.2%), assistendo a spettacoli musicali (19.6%) e visitando monumenti (16.7%). Chi non partirà ha motivazioni economiche (34.1%) o familiari (17.7%). Il 14.6% partirà, invece, in un altro periodo.

Fonte: Ansa

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