Usa 2020, Biden da record: 80 milioni di voti. Trump: “Impossibile”

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Più che una guerra di nervi è ormai una guerra di algoritmi. Donald Trump si affida ancora a Twitter, perseguendo oltremodo uno strumento che ha segnato in modo evidente tutta la sua presidenza, per sferrare gli attacchi finali del suo periodo alla Casa Bianca. E se da un lato dà il là alla transizione di poteri, dall’altra prosegue la battaglia contro quelle che continua a definire “elezioni truccate al 100%“. Specie dopo il sunto sui numeri ottenuti da Joe Biden che, secondo Cbs News, si è guadagnato il pass per Washington con 80 milioni di voti (80.026.721 per l’esattezza).

Ovvero un record assoluto per un presidente eletto degli Stati Uniti d’America, considerando che il conteggio ufficiale non è nemmeno terminato del tutto. Niente di vero secondo il Tycoon, che su Twitter rilancia le accuse di brogli. “Ho appena visto il conteggio dei voti. E’ impossibile che Biden abbia ricevuto 80 milioni di voti”.

Nuovo appello all’unità

E pensare che, subito dopo Biden, si attesta proprio il presidente in carica. E nemmeno con le elezioni che lo hanno portato alla Casa Bianca (quasi 63 milioni, meno di Hillary Clinton, che perse per i Grandi elettori), ma con quelle che ne stanno decretando l’uscita: 73.890.295. Più dei 69,5 milioni di Barack Obama nel 2008. A contribuire ai doppi record, anche l’affluenza: 66,7%, ossia 159 milioni di americani. Biden, a ogni modo, non celebra troppo il risultato, limitandosi a ricordare che “in America abbiamo elezioni libere e il risultato va rispettato, va onorato, perché gli americani non accetterebbero altro”. E intanto, parlando da Wilmington, torna a rivolgersi a tutto il Paese, repubblicani e democratici: “Possiamo e dobbiamo superare l’attuale crisi insieme”. L’ennesimo invito a chiudere la polemica e avviare una nuova stagione politica congiunta.

Biden: “Ricostruire dopo l’America First”

Dal Vermont, Biden tenta anche di togliersi qualche etichetta: “Il mio non sarà un terzo mandato Obama”, chiarisce, perché “il panorama è cambiato, oggi gli Stati Uniti affrontano un mondo totalmente diverso”. L’obiettivo è innanzitutto, secondo Biden, ricostruire il tessuto sociale a suo giudizio logorato dai quattro anni di America First, locuzione “trasformatasi in America Sola”. Ricominciando, magari, dal dialogo con quei Paesi contro i quali i toni si erano inesorabilmente alzati. Cina e Iran su tutti. Forse non in modo irreparabile.

Damiano Mattana: