Le elezioni generali in Perù del 2021 si sono tenute lo scorso 11 aprile per l’elezione del Presidente e dei membri del Parlamento ed il secondo turno per le presidenziali che si è svolto lo scorso 6 giugno. Questa competizione elettorale ha visto il trionfo dell’attivista di sinistra Pedro Castillo con un margine di vantaggio sulla rivale del partito conservatore Keiko Fujimori di appena 60.000 voti. Il vincitore non è stato subito proclamato ufficialmente in quanto, la sfidante e alcuni osservatori internazionali, hanno contestato la validità del risultato chiedendo contestualmente l’annullamento di oltre 200 mila schede elettorali.
Il pronunciamento del Comitato Elettorale Nazionale
Tanto premesso, considerata la grande conflittualità di queste elezioni che emersa nel corso di diverse manifestazioni organizzate da entrambi i contendenti, il comitato elettorale nazionale ha scrutinato attentamente tutte le schede elettorali ed ha sancito la vittoria di Castillo con il 50,12% dei suffragi contro il 49,87% di quelli ottenuti da Fujimori sancendo contestualmente che tra i due vi è una differenza di soli 45.000 voti. In data odierna, al termine dello scrutinio dei voti da parte del comitato elettorale nazionale, Keiko Fujimori -leader del partito peruviano denominato Fuerza Popular – ha dichiarato che accetterà i risultati sanciti oggi, aggiungendo però che non è stato fatto abbastanza per conoscere l’intera verità degli eventi. In ultima istanza, considerato il perpetuarsi di manifestazioni pubbliche a favore di entrambi i contendenti il presidente ad interim Francesco Sagasti, ha sottolineato che la polizia nazionale le forze armate sono assolutamente neutrali rispettano la costituzione, quindi, a partire dal prossimo 28 luglio i poteri verranno ufficialmente ceduti al presidente democraticamente eletto.