Nonostante il virus, gli italiani tengono a dire la loro: si chiude con un 39,4% la prima giornata di voto. Un trend che riguarda non solo il Referendum ma anche le Regionali, perlomeno nelle quattro regioni di cui il Viminale ha reso noti i dati (Campania, Liguria, Puglia e Veneto). Segno evidente che, coronavirus o no, opinione e dovere civico restano una priorità.
Il voto
Seggi aperti in tutta Italia, a partire dalle 7 del mattino, per le consultazioni elettorali che impegneranno gli italiani per oggi e domani. Schede per il Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari ma anche per le Suppletive del Senato e, in qualche zona del Paese, per Regionali e Amministrative. A 46.415.806 elettori sarà chiesto di dire la loro in 61.622 sezioni, su un tema che ormai da un paio di mesi tiene banco fra consessi politici e opinione pubblica.
Dimezzamento (su per giù) dei seggi alle Camere, per un totale di parlamentari che, qualora gli italiani fossero d’accordo, scenderebbe da 945 a 600. Più precisamente, i 630 deputati arriverebbero a 400, mentre i 315 senatori diventerebbero 200. Un taglio sensibile che, nei giorni scorsi, aveva alimentato oltremodo il dibattito, soprattutto sui temi di efficienza e rappresentanza.
Non solo Referendum: la sfida delle Regionali
Una bella partita quella del Referendum, che vede protagonista assoluto il Movimento 5 stelle (promotore di lunga data della sforbiciata ai seggi) e, indirettamente, anche l’esecutivo giallorosso. Ma, al di là dell’esito della consultazione, sarà il test delle Regionali a mettere realmente alla prova la tenuta del governo. Sette Regioni sono chiamate al voto (Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia), peru n totale di 18.471.692 elettori su 22.061 sezioni.
Numeri importanti, specie nell’ottica di regioni come la Toscana, dove si è chiusa la campagna elettorale venerdì sera. Corsa probabilmente a due (su una rosa di sette candidati), con Eugenio Giani esponente del Centrosinistra e l’eurodeputata Susanna Ceccardi a rappresentare il Centrodestra. Sfida sul filo come nelle Marche, dove a giocarsi la leadership regionale, al netto di sorprese, saranno Maurizio Mangialardi (Csx) e Francesco Acquaroli (Cdx). Chiama importante, anche se con maggiori difficoltà nell’ipotizzare stravolgimenti, in Campania, Liguria e Veneto, dove tornano a correre i governatori in carica De Luca, Toti e Zaia. Interessante anche la sfida delle Amministrative, con 957 comuni chiamati al voto.
Sicurezza anti-Covid
Modalità di voto che, per forza di cose, risentiranno del periodo storico in cui le elezioni si svolgono. Norme anti-Covid applicate in tutta Italia, con il Comitato tecnico scientifico che consiglia di restare a casa qualora la temperatura superi i 37,5 gradi (o in caso si sia stati in quarantena negli ultimi 14 giorni). Mascherine obbligatorie (l’abbassamento è previsto solo per il riconoscimento e a distanza di due metri) e sanificazione delle mani addirittura in tre step (entrata, riconoscimento e uscita). L’ultimo dei quali caldamente consigliato.