L’obiettivo di breve termine è quello di una Italia che superi l’attuale composizione a “chiazze tricolori”: non più regioni rosse, arancioni o gialle. E’ una Italia con un solo solo colore, il giallo, quella che si attende da metà dicembre.
L’auspicio è stato espresso dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “Pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste” ha poi aggiunto il ministro, per il quale il periodo natalizio non deve farci abbassare la guardia nei nostri comportamenti contro il virus. E c’è attesa di conoscere nel dettaglio le misure che il governo metterà sul tappeto per affrontare in sicurezza le vacanze natalizie.
Nuove regole in arrivo
Il premier Conte sta mettendo a punto proprio in queste ore, con i capidelegazione ed i capigruppo dei partiti di maggioranza, queste misure. Si cerca di trovare una mediazione tra alcune distanze che si sono riscontrati tra i vari gruppi politici, come ad esempio le modalità di apertura dei ristoranti. Tra i principi che trapelano, sappiamo che saranno disincentivati nel periodo natalizio gli spostamenti all’estero. Altri provvedimenti sono in corso di definizione.
E c’era attesa anche per l’informativa in Parlamento del ministro della salute Speranza. Il ministro ha evidenziato che occorre “disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni’. L’altro tema al centro del dibattito è quello relativo alla distribuzione dei vaccini.
L’attesa per il vaccino
Il ministro Speranza ha anticipato che saranno coinvolte le forze armate. Insomma, con l’ausilio dell’esercito, il governo si sta preparando ad una grande campagna vaccinale: la somministrazione sarà gratuita, riguarderà tutti gli italiani, e la distribuzione sarà negli ambulatori pubblici, dai medici di famiglia, dalla sanità militare.
Tra i primi ad essere vaccinati – secondo il ministro – ci sarà chi svolge servizi essenziali come il personale scolastico, le forze dell’ordine ed il personale delle carceri. La campagna vaccinale si svolgerà tra la primavera e l’estate.
Le critiche all’azione di governo
Un timing che ha destato critiche dalle opposizioni: “La Gran Bretagna parte prima di noi – ha detto il leader leghista Salvini – c’è qualcosa che non funziona”. Quando sarà operativo in Italia, il vaccino verrà distribuito con priorità alle categorie a rischio come anziani ultraottantenni e le persone fragili.
“La scuola è sicuramente tra le priorità” ha detto il coordinatore del Cts Agostino Miozzo che in una audizione alla Commissione Cultura della Camera ha detto che i ragazzi sopra i dieci anni hanno una capacità di trasmissione del virus analoga a quella degli adulti.