Si muore ancora sul lavoro. Stavolta le vittime sono un operaio veneto, Daniele Zacchetti, deceduto a Porto Vecchio a Trieste, e un imprenditore meccanico, anche lui veneto, nel trevigiano.
Il braccio della gru
E’ avvenuto questa mattina intorno alle 10, nella zona del molo III del Porto Vecchio, al di fuori del terminal, in un’area adiacente, l’incidente in cui ha perso la vita Zacchetti, 58 anni dipendente di una ditta di smontaggio delle gru, la Pasqual Zemiro. L’uomo stava lavorando sotto il braccio meccanico di una gru che all’improvviso si è piegato, schiacciandolo.
Il tornio
E’ morto invece nel pomeriggio nella sua azienda metalmeccanica di Resana, in provincia di Treviso, un piccolo imprenditore meccanico di 66 anni, impegnato a lavorare con il tornio ad un componente metallico. Secondo le prime informazioni l’uomo, titolare della ditta, sarebbe rimasto “agganciato” con un indumento al tornio funzionante, venendo trascinato verso gli ingranaggi. L’uomo è deceduto prima che nella fabbrica arrivassero i soccorsi. Sull’esatta dinamica dell’incidente e sulla presenza delle dotazioni di sicurezza sul macchinario dovranno far luce i Carabinieri e lo Spisal.