Anche il capo del governo italiano è intervenuto nel corso del pre-summit sui Sistemi alimentari delle Nazioni unite, a Roma, nella sede della Fao, dal 26 al 28 luglio. “Questo pre-summit è l’occasione per trasformare il modo in cui noi pensiamo, produciamo e consumiamo il cibo globalmente”, ha detto Draghi durante il suo intervento.
Questo appuntamento di tre giorni costituisce un’anticipazione del Vertice sui Sistemi Alimentari, convocato per il prossimo settembre da Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres.
Malnutrizione
“La piaga della malnutrizione si sta diffondendo”, ha detto il presidente del Consiglio italiano. E le cause – elenca – sono “la crisi globale” che ha “spinto milioni di persone al di sotto della soglia di povertà“, le “condizioni meteorologiche” e l'”incremento del 30 % rispetto al mese di gennaio 2020″ dell'”indice dei prezzi delle materie prime agricole”.
“Nel 2019”, ha detto ancora il premier, “erano circa 690 milioni nel mondo le persone che soffrivano di fame. Secondo l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura, la pandemia farà crescere il numero delle persone che soffrono di malnutrizione di 130 milioni, portando il totale a oltre 800 milioni“.
Coalizione alimentare
Il presidente del Consiglio ha anche ricordato la Coalizione alimentare promossa dall’Italia, “cui hanno aderito più di 40 paesi”. L’obiettivo è “di raggiungere la sicurezza alimentare per tutti”. Per raggiungerlo, ha sottolineato Draghi, c’è “bisogno di maggiori finanziamenti da parte dei governi e delle banche di sviluppo, al fine di ridurre i rischi per gli investitori nel settore agricolo e di migliorare l’accesso al credito, soprattutto da parte dei piccoli agricoltori”. Tema che sarà affrontato al “vertice finanziario Finance in Common che l’Italia ospiterà a Roma il prossimo mese di ottobre”.
Cambiamenti climatici
“La produttività dell’agricoltura è inferiore del 21 % a quella che sarebbe senza cambiamenti climatici”, ha affermato il capo dell’esecutivo. “L’impatto negativo dei cambiamenti che si registrano nei modelli delle precipitazioni, delle siccità e delle inondazioni crescerà in modo esponenziale se non adottiamo adeguate politiche di mitigazione e di adattamento”. Tema, ha evidenziato il premier, della Conferenza Cop26 che si terrà in Scozia il prossimo in autunno, presieduta da Italia e Regno. “Quest’autunno a Glasgow vogliamo raggiungere un accordo sul clima ambizioso, che coinvolga sia le economie ricche che quelle emergenti”.
Lotta e salvaguardia
“La lotta contro tutte le forme di malnutrizione va di pari passo con la salvaguardia dei regimi alimentari tradizionali e della diversità alimentare“, ha detto ancora Draghi, che poi ha fornito alcune cifre. “Quasi tre miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a regimi alimentari sani. Nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale, quasi il 60% della popolazione non può permettersi un’alimentazione sana”. “Dobbiamo – ha detto ancora Draghi – promuovere abitudini alimentari sane preservando le culture alimentari tradizionali che sono state costruite nel corso dei secoli”.
L’impegno
“La crisi sanitaria ha generato una crisi alimentare. Abbiamo assunto impegni per garantire che i vaccini siano disponibili per i più poveri del mondo”, ha ricordato Draghi. “Dobbiamo agire con la stessa determinazione per migliorare l’accesso ad una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari”, è stato il monito del presidente del Consiglio italiano.