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Conte, il punto sul Natale: “Misure ad hoc, non ripeteremo Ferragosto”

Il premier interviene sull'avvicinamento al periodo di festività: "Cercheremo di riaprire la scuola prima di Natale. Il vaccino da fine gennaio"

“Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc”. Interviene in serata, il premier Giuseppe Conte, sul dibattito in corso legato a come gli italiani potranno trascorrere le festività natalizie. Un tema estremamente caldo che, probabilmente, verrà definito poco prima del 3 dicembre, giorno in cui scadrà il Dpcm vigente e che regolerà il periodo di avvicinamento alle feste. Di sicuro, spiega ancora il presidente del Consiglio, non verranno ripetute le mosse di Ferragosto, “non ce lo possiamo permettere: consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile”.

Conte: “Niente vacanze sulla neve”

A ogni modo, pur nell’attenzione delle misure pensate per contenere l’emergenza, si cercherà di “consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. È controproducente limitare gli orari dei negozi. Cercheremo di consentire l’apertura fino a orari che ci permettano di evitare gli assembramenti”. Il premier, intervenendo a Otto e mezzo, su La7, ribadisce il diktat del Natale più sobrio, riferendosi implicitamente anche alle richieste di riapertura delle piste da sci: “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo”.

Scuola e vaccino

Sulla scuola, Conte riferisce ancora una volta la linea del governo, spiegando che “cercheremo di aprirle prima di Natale, stiamo lavorando per questo”. Un tema sul quale, in giornata, si è espresso anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Non possiamo immaginare – ha detto – a dicembre di avere strade affollate il pomeriggio e scuole superiori chiuse la mattina. Gli studenti hanno diritto di stare il più possibile a scuola”. Una chiosa il premier l’ha riservata sul tema dei vaccini: “Non c’è un orientamento per l’obbligo, ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio”.

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