A poche ore dalla firma del nuovo Dpcm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spiega in conferenza stampa a Palazzo Chigi sia le nuove misure che le ragioni che hanno portato ad adottarle. “Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato – ha detto il premier – non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti“. Per questo, ha detto Conte, “dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”.
Conte: “Non è introdotto un coprifuoco”
Fra le misure più difficili, quella della chiusura degli ambienti di cultura, come teatri, cinema e sale concerto. Ma anche la stretta imposta a palestre, locali e piscine rappresenta un provvedimento importante, che mette in ballo il futuro lavorativo di tantissimi italiani. “L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo”. Conte precisa che non è stato introdotto un coprifuoco ma “raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità. E di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare”.
Sostegni a imprenditori e spettacolo
A proposito dei lavoratori in difficoltà, il presidente del Consiglio ha precisato che “i ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”. Ed è a ristoratori, gestori di locali e piscine e a tutti gli altri imprenditori colpiti in modo diretto dal provvedimento che si rivolge il premier. “Non mi piace fare promesse, prendo un impegno a nome del governo. Mi rendo conto delle difficoltà e dei sacrifici che chiediamo in particolare a determinate categorie come ristoratori, gestori di palestre e commercianti. Sono già pronti indennizzi per tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove misure. I ristori arriveranno sul conto corrente degli interessati attraverso un bonifico dell’agenzia delle entrate”. Per gli operatori del mondo dello spettacolo, “il decreto legge con gli indennizzi che saranno aggiuntivi a quelli già esistenti, sarà già in Gazzetta ufficiale martedì”. Indennizzi che saranno poi pronti “per essere erogati nel mese di novembre. Il Cdm, non sarà oggi, come annunciato da qualcuno, ma lunedì o martedì”.
Le proteste
Un commento, il premier lo riserva anche ai fatti di Napoli e Roma, dove si sono svolte manifestazioni contro le misure di coprifuoco. “Dico di stare attenti. Ci sono gruppi di antagonisti, anche un po’ professionisti, che cercano di alimentare la protesta. Mi dicono che ci fossero semplici cittadini, ma occhio alle infiltrazioni. Nella scorsa notte ci sono stati scontri anche nella Capitale. Dobbiamo stare attenti a non offrire lo spazio a nessun professionista della protesta e del disordine sociale in un contesto di reale sofferenza per tutta la popolazione”. Per quanto riguarda il protestare, Conte spiega che “siamo in un periodo duro, sulle proteste ci mancherebbe: se fossi dall’altra parta avrei anche io motivo di dolermi e proverei rabbia per le misure del governo. Ma io dico: aspettiamo di vedere le misure adottate e valutiamole. Sono un sostegno economico cospicuo, o comunque adeguato. Dovremo fare tutti dei piccoli sacrifici. Se non entriamo in questa logica non riusciamo a tenere sotto controllo la curva del contagio e gestire così la pandemia”.
Conte: “Riusciremo a superarla”
“L’Italia è un grande Paese – ha detto ancora Conte -, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso”. Solo attraverso queste misure, ha detto il premier, “riusciremo ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità”. Il premier ha spiegato che “noi non rincorriamo il virus, ma è il virus che corre molto veloce. Per questo dobbiamo tenerci pronti e flessibili a intervenire, non possiamo imputare al governo di essersi distratto. Prima dell’estate quando tutta l’opinione pubblica pensava che la pandemia fosse superata, noi chiedevamo la proroga dello stato di emergenza. Abbiamo 1.400 ventilatori pronti e abbiamo sempre continuato a lavorare, anche per rinforzare la resilienza del nostro sistema sanitario nazionale, coinvolgere i medici di base rientra tra i nostri obiettivi. Il ministro della Salute è impegnato nel rinnovo contrattuale per motivarli e coinvolgerli in questi compiti. Saranno preziosi alleati nella lotta al Covid-19″.