Il “Don Carlo” apre la stagione della Scala

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Foto di Martin Anselmo su Unsplash

Gran parterre al teatro Alla Scala di Milano, per la prima stagionale affidata al “Don Carlo” di Giuseppe Verdi. Direzione dell’orchestra affidata al maestro Riccardo Chailly e sfilata di ospiti per l’inaugurazione della nuova stagione teatrale.

Alla Scala, stagione al via

“Tutti vogliono sedersi di fianco a me? Bene, meno male”: così ha risposto Liliana Segre al suo ingresso alla Scala accompagnata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Sono una abbonata della Scala, sono partita dal loggione e questo è un bel punto da ricordare”: così ha detto la senatrice a vita Liliana Segre arrivando in teatro dove siederà nel palco reale.

Si è sentito un grido isolato ‘No al fascismo’ alla Scala subito dopo l’Inno di Mameli eseguito dall’orchestra del teatro diretta da Riccardo Chailly. “Se uno viene alla Scala ad urlare o agli ambrogino a fischiare ha un problema”: così il vicepremier Matteo Salvini ha commentato le grida ‘no al fascismo e ‘viva l’Italia antifascista’ che si sono sentite prima e dopo l’inno di Mameli alla Prima della Scala, che inaugura la stagione con il Don Carlo. “Alla Scala si viene per ascoltare, non per urlare”, ha aggiunto dicendo che l’opera è “bellissima”.

Donne in rosso contro i femminicidi

Alla Scala con un pensiero a Giulia Cecchettin e a Giulia Tramontano e a tutte le vittime del femminicidio: è la scelta di alcune ospiti della Prima che hanno voluto sfatare la tradizione che vieta il rosso a teatro per mandare un messaggio Contro la violenza sulle donne. Sabina Negri, drammaturga, ha indossato delle scarpe rosse e davanti al Piermarini tira fuori le chiavi dalla borsa per far rumore come chiesto dalla sorella di Giulia Cecchettin, mentre il chirurgo plastico Dvora Ancona si è fatta realizzare un abito rosso da Antonio Riva. Tra gli ospiti, anche una signora con un segno rosso sul viso.

Gli ospiti

“Mi aspetto una grande serata di musica”: è quanto ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa all’ANSA alla Scala per la prima del Don Carlo. “Ho dedicato a Liliana Segre il mio discorso di insediamento al Senato, è una amica ed è un esempio. Tramanda la memoria di popoli e fa rivivere attraverso la sua storia quello che nel mondo non dovrebbe accadere”: così ha detto la ministra delle Riforme Maria Elisabetta Casellati arrivando alla Scala. “È una vetrina sul mondo. La lirica ormai è patrimonio dell’Unesco e oggi assistere a questa Prima di un’opera della maturità di Verdi, che un po’ si allontana dalla linea drammaturgica, è davvero un grande piacere, con cantanti straordinari. Quindi è una gioia per il cuore” ha aggiunto.

Personalità internazionali

“Stasera mi aspetto bellezza”. Così Patti Smith al suo arrivo alla Prima della Scala. A chi le ha chiesto un commento sulla situazione politica la cantautrice ha risposto: “Sono qui per i bambini, non per la politica”. “È una serata molto bella. Questa è la mia cultura, perché parla della storia di noi spagnoli. Sono molto felice, questa è la mia prima volta qui, sono davvero molto eccitato”. Così il regista spagnolo Pedro Almodóvar, arrivando alla Scala insieme all’attore Louis Garrel per la prima del Don Carlo di Giuseppe Verdi.

Fuori dalla Scala

“Le polemiche capitano sempre alla Scala, lo sappiamo tutti “: tra i primi ospiti ad arrivare alla Scala per la prima del Don Carlo, Livia Pomodoro smorza le polemiche della vigilia sulla posizione delle autorità nel palco reale. “Mi aspetto che questa sia una classica prima della Scala”, ha detto l’ex presidente del tribunale di Milano.

In piazza della Scala a Milano si sono radunati, in occasione della Prima del “Don Carlo”, diversi gruppi di manifestanti. Davanti al teatro, sul lato di palazzo Marino, sventolano le bandiere del sindacato di base autonomo Cub che, come ha spiegato il segretario Mattia Scolsri, ha deciso di portare in piazza “la voce dei lavoratori in contrapposizione ai potenti e ai politici che saranno presenti alla Prima”. Presente anche una donna ucraina con indosso una sciarpa dei colori della bandiera e un cartellone per dire “no ai concerti della cantante Anna Netrebko: l’artista collegata al regime di Putin”, che salirà sul palco questa sera per interpretare Elisabetta di Valois. Oltre ad alcuni attivisti che manifestano per i diritti dell’abitare, sono scesi in piazza anche le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo per chiedere l’indennità di discontinuità.

Fonte: Ansa

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