Primo piano

Djokovic è d’oro

Anche i ricchi piangono. Come Nole Djokovic, da stasera campione olimpico a Parigi 2024. Medaglia d’oro dopo aver battuto in due soli set lo spagnolo Alcaraz, entrambi al tie-break (7-6, 7-6). Semplicemente immenso perché l’oro olimpico era l’unico titolo che mancava dal suo invidiabilissimo palmarès. E sono lacrime, si inginocchia, le mani sul volto, piange come un bambino, il segno della croce e poi di corsa a festeggiare con la sua famiglia. Ragazzo straordinario, semplice, dalla faccia pulita, che stasera oltre all’oro olimpico, ha portato a casa anche il “Golden Slam”, il titolo che spetta a chi in carriera ha vinto quattro dei principali tornei dello Slam. E lui lo ha fatto: Roland Garros, Wimbledon, Australian Open e Us Open) e da stasera l’oro olimpico. Fantastico, nella storia, dove finora c’era stato posto solo per Nadal, Agassi, Serena Williams e Steffi Graf. Ora c’è anche il suo nome.

Italia virtuale a quota 21

E siamo a 21 medaglie anche se la conta ufficiale dice ancora 19. La ventesima la porta a casa il doppio femminile di tennis, la ventunesima arriverà dalla scherma, dal fioretto maschile che ha battuto nettamente gli Stati Uniti e adesso va a caccia dell’oro nella finale contro il Giappone. Grande impresa per Macchi, Marini e Bianchi. Missione compiuta e mal che vada sarà argento.

La giornata azzurra

Il medagliere azzurro è però pronto a gonfiarsi ulteriormente perché Massimo Spinella ha centrato la finale (medaglia non sicura) nella pistola da 25 metri. E’ andata male invece nella ginnastica artistica con l’azzurra Alice D’Amato che ha chiuso al quinto posto nella finale alle parallele. E delusione anche per il Setterosa di Carlo Silipo, battuto nell’ultima gara dalla Spagna per 13-11. Il cuore non basta alle azzurre che adesso rischiano di andare fuori. Dipende tutto dal risultato di Francia-Grecia. Setterosa che può rimproverare solo la falsa partenza, l’incredibile sconfitta contro la modesta Francia che ha messo in salita il cammino del Setterosa portandolo all’eliminazione. Serviva il miracolo contro la Spagna, ma non è arrivato, per la qualità delle iberiche pronte invece a giocarsi le loro carte olimpiche. Ora, non rimane altro che sperare per non tornare a casa.

Massimo Ciccognani

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