Resteranno chiuse, per ora, le discoteche italiane. Lo ha deciso il Tar, che ha momentaneamente respinto il ricorso presentato in merito alla decisione di mettere nuovamente i sigilli alle sale da ballo. Una stretta arrivata attraverso un’ordinanza, con la quale il Ministero della Salute disponeva il tutto nell’ambito delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Il presidente della terza sezione quater del Tar del Lazio, dà ragione alle disposizioni governative, emettendo un decreto cautelare monocratico con il quale ha respinto una richiesta di sospensione cautelare urgente proposta dal Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo. Il ricorso sarà sottoposto a una valutazione collegiale il prossimo 9 settembre.
Discoteche, la motivazione del Tar
Uno stop arrivato a strettissimo giro, appena 24 ore dopo l’istanza presentata dal Silb. Come ragione del primo respingimento, il Tar ha fatto sapere che nel bilanciamento degli interessi la posizione dell’Associazione dei gestori delle sale da ballo “risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto”. E ancora: “La natura dei danni ne consente in linea di principio la successiva reintegrazione anche per equivalente, nel caso che il giudizio abbia esito favorevole alla parte ricorrente”.
Pasca (Silb): “Si incentiva l’abusivismo”
Secondo il Tribunale, inoltre, va fatto riferimento alla “comune volontà della Conferenza dei presidenti delle regioni e del Ministero dello sviluppo economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare gli interventi economici di sostegno nazionali al settore”. E resta insoddisfazione fra i gestori dei locali. Come riferito all’Ansa da Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp, “l’ordinanza del ministro non sta facendo altro che incentivare l’abusivismo. Siamo già in possesso di centinaia di video di feste abusive in ville che sfuggono a ogni controllo. In un filmato con giovani che addirittura si dichiarano positivi al Covid”.