Il 51esimo suicidio in carcere del 2022, uno ogni cinque giorni, è quello di un detenuto della casa circondariale della Vallette a Torino, nella giornata in cui la ministra della Giustizia Marta Cartabia e alcuni dei vertici dell’amministrazione penitenziaria si sono recati in visita in alcuni penitenziari italiani. “Un dramma che riguarda tutti“, ha affermato la Guardasigilli, che stamattina ha visitato la casa circondariale di Brissogne e Aosta, in Valle d’Aosta. “Un detenuto ogni mille presenti si è tolto la vita in carcere nel 2022. Se nel mondo libero si fossero suicidate 60mila persone (questa la proporzione) vedremo grande attenzione. Invece verso il carcere le iniziative legislative tardano ad arrivare”, scrive l’associazione Antigone in un tweet.
Un sacchetto di plastica
Aveva 25 anni e si sarebbe tolto la vita coprendosi con un lenzuolo e infilando la testa in un sacchetto di plastica, secondo quando comunica il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp, il detenuto suicida nel carcere torinese delle Vallette. Quest’anno gli episodi finora registrati sono 17 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati i suicidi in carcere erano stati 34. Una situazione che preoccupa il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che nei giorni scorsi ha dettato delle linee guida per contrastare il dramma dei suicidi in carcere puntando a rafforzare il carattere permanente delle attività di prevenzione, con un approccio multidisciplinare.
Cartabia: “Estate davvero drammatica”
“Apprendo con dolore di un nuovo suicidio in carcere, oggi a Torino. È un’estate davvero drammatica: il Ministero, l’Amministrazione penitenziaria molto stanno facendo per migliorare complessivamente la qualità della vita e del lavoro nei nostri istituti, ma il dramma dei 51 suicidi dall’inizio dell’anno riguarda tutti. Tutti siamo chiamati ad occuparci di questa parte importante della nostra Repubblica”, ha dichiarato la ministra Cartabia, che stamattina ha visitato il carcere di Aosta, dove ha incontrato il personale in servizio, alcuni detenuti e ha visitato il panificio e la lavanderia dell’istituto. “Proprio per portare un segno di vicinanza alla popolazione detenuta e di riconoscenza al personale, che svolge un lavoro delicatissimo con dedizione ammirevole, i vertici del Dap si sono recati in molti istituti penitenziari in questa giornata che tradizionalmente è di festa per tutti. Anch’io ho voluto aderire a questa iniziativa e ho visitato il carcere di Aosta”.
Beneduci (Osapp): “Partiti poco interessati alle carceri”
“Nel carcere di Torino – dichiara Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp – la situazione è sempre più allo sbando. Tutte le organizzazioni sindacali denunciano da giorni le reiterate criticità”. Secondo Beneduci “da quanto si apprende dai programmi delle compagni politiche in lizza per le elezioni del 25 settembre, ben poco interesse è riservato alle attuali condizioni delle carceri italiane”.