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Desalinizzazione dell’acqua: il Marocco aumenta il suo impegno

Il Marocco ha annunciato di voler aumentare la quantità di acqua che prende dal mare: ecco cosa prevedono i piani ministeriali

Il Marocco ha annunciato che intende decuplicare, entro il 2030, il volume di acqua desalinazzata. Ad oggi, acquisisce dal mare 192 milioni di metri cubi l’anno. 

Desalinizzazione dell’acqua: il Marocco aumenta il suo impegno

Il Marocco punta sulla desalinizzazione tanto che Nizar Baraka, ministro dell’Approvvigionamento idrico, promette di decuplicare entro il 2030 il volume d’acqua potabile che arriva dal mare. Oggi il Marocco acquisisce dal mare 192 milioni di metri cubi l’anno, di cui 80 milioni sono destinati alla fornitura di acqua potabile e il resto all’irrigazione e ai bisogni delle industrie.

L’accelarazione del progetto

Di recente, a fronte di una grave siccità, il ritmo dei progetti di desalinizzazione ha subito un’accelerazione con la creazione di grandi stazioni nell’ambito del Piano nazionale per la fornitura di acqua potabile e l’irrigazione 2020-2027: tra loro la stazione di Agadir con una capacità di produzione attuale di 100 milioni di metri cubi (50 milioni di metri cubi per acqua potabile e la restante parte per irrigazione), la stazione di Al Hoceima con una capacità di 6 milioni di metri cubi, la stazione di Dakhla con una capacità di 37 milioni di metri cubi (7 milioni di metri cubi per l’acqua potabile), la grande stazione di Casablanca, i cui lavori di costruzione sono stati recentemente inaugurati dal principe ereditario, Moulay El Hassan, che fornirà 200 milioni di metri cubi entro la fine del 2026, più altri 100 milioni di metri cubi entro la fine del 2028, oltre ad altre stazioni come quella di Sidi Ifni, nel Sud del Marocco che sarà operativa alla fine di quest’anno.

La gestione responsabile dell’acqua

L’uso di energia rinnovabile nelle nuove stazioni di desalinizzazione aiuterà a ridurre di oltre la metà i costi per metro cubo prodotto. Secondo i piani ministeriali, l’uso della desalinizzazione permetterà di soddisfare il fabbisogno di acqua potabile delle città costiere, dove si concentra il 75% della popolazione nazionale. Così si potrà risparmiare acqua dalle dighe, che verrà utilizzata per la fornitura di acqua potabile alle città dell’entroterra e alle aree rurali, oltre che per l’irrigazione.

Fonte Ansa

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