In Sudan cresce la preoccupazione per l’aumento dei cosiddetti “delitti d’onore”. Lo rende noto la Bbc, precisando che quest’anno almeno 11 giovani donne sono state uccise da membri della famiglia, cioè più del doppio del totale dell’anno scorso, sebbene per gli attivisti il numero reale delle vittime sia molto più alto.
Le “giustificazioni” per le uccisioni
In alcuni casi le donne sono state uccise per aver utilizzato uno smartphone, destando così il sospetto da parte di un parente su invii di messaggi a un fidanzato. In Sudan le relazioni prima del matrimonio sono infatti illegali. Gli sforzi del governo per affrontare la questione sono ostacolati dalla perdurante instabilità politica del Paese, in particolare dopo il colpo di Stato militare avvenuto il 25 ottobre dell’anno scorso.
Le condanne ai padri coinvolti negli omicidi
Sulaima Ishaq Al Khalifa, direttrice generale dell’Unità del governo per la lotta alla violenza contro le donne, ha detto che i padri coinvolti negli omicidi ricevono condanne leggere perché sono considerati capifamiglia dei loro nuclei, aggiungendo che i “delitti d’onore” non sono radicati nella società sudanese, ma c’è il sospetto che dietro la loro recente ondata ci sia l’estremismo religioso.