Con l’entrata in vigore del decreto Cura Italia, arriva il congedo parentale straordinario 2020, deciso dal governo per aiutare i genitori con i figli a casa a causa della chiusura delle scuole, misura approvata per contenere la diffusione del contagio da virus Covid-19.
Che cos’è il congedo parentale straordinario
Si tratta di un periodo di astensione facoltativa dal lavoro concesso ai genitori. Si può richiedere per un totale complessivo di 15 giorni, cumulativi, frazionabili e da utilizzare non contemporaneamente fra i due genitori che lavorano. Possono aderire al congedo parentale i genitori (e affidatari) per i figli fino ai 12 anni (con retribuzione al 50%) oppure con figli fra i 12 e i 16 anni (a retribuzione zero). La fruizione di questo congedo, si legge nel decreto, “è subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore”.
Chi lo può richiedere
Il congedo parentale può essere richiesto da lavoratori dipendenti privati, genitori lavoratori autonomi iscritti all’Inps, collaboratori. Possono usufruirne anche i dipendenti pubblici: l’erogazione dell’indennità e le modalità di fruizione saranno indicate dall’Amministrazione pubblica con cui intercorre il rapporto di lavoro.
Come fare domanda
Entro questa settimana dovrebbe essere pubblicata la circolare applicativa del decreto ma intanto il presidente Inps, Pasquale Tridico ha fatto sapere che la richiesta va fatta all’azienda che non può rifiutarlo. Le modalità operative per accedere al congedo e al bonus sono stabilite dall’Inps che su queste farà un monitoraggio. Se emergerà il superamento del limite di spesa le domande saranno rifiutate. Al momento per queste misure sono previsti 1,23 miliardi per i dipendenti privati, gli autonomi e i collaboratori.